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“Vento di soave”, un documentario italiano vince al festival Hot Docs di Toronto

Tre storie di ostinata ma contraddittoria opposizione al gigante industriale, raccontano il conflitto tra le narrazioni del progresso e i danni sociosanitari in un territorio a vocazione agricola. I giganti in questione sono le Centrali della zona industriale brindisina: il petrolchimico Eni e la centrale a carbone Enel, situata a Cerano. A osservarli da vicino, e per la prima volta anche da dentro, è il 38enne regista e sociologo pugliese Corrado Punzi, nel suo documentario “Vento di soave” (“Wind of Swabia”, 2017, durata 75 min.).

Il film, dopo l’ottimo riscontro ottenuto al 35° Torino Film Festival nella sezione “Italiana.Doc”, vince il premio della giuria – che sarà assegnato oggi – al prestigioso Hot Docs – Canadian International Documentary Festival di Toronto, il più autorevole festival di documentari del Nord America: iniziato il 26 aprile, terminerà domani, domenica 6 maggio, con le repliche dei film premiati.

Il documentario di Corrado Punzi è stato programmato nell’Official International Competition, in concorso come Best International Feature.

Prodotto dalla Fluid Produzioni di Davide Barletti e dal collettivo cinematografico Muud Film (di Mattia Soranzo, Mattia Epifani e Corrado Punzi), “Vento di soave” ha ottenuto i finanziamenti del Regional Film Fund della Regione Puglia e il sostegno di Apulia Film Commission. Il film è stato realizzato anche grazie al contributo di: Asl Brindisi, Arci Lecce, Unione dei Comuni di Andrano, Diso e Spongano, Comune di Trepuzzi.

 

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