Home Eventi Cate Blanchett, a Cannes 2018 la lunga battaglia delle donne

Cate Blanchett, a Cannes 2018 la lunga battaglia delle donne

Presidente di giuria, discuteremo su verdetti ma viva le diversità
                      Cate Blanchett e Kristen Stewart

Se si pensa a Cate Blanchett e ai suoi otto giurati che è chiamata a presiedere per assegnare la Palma d’Oro della 71esima edizione del Festival di Cannes (8-19 maggio), non è immediato accostarla alla Biancaneve disneyana con i suoi sette nani a proteggerla.

A suo agio con i riti tutto sommato inutili della presentazione alla stampa dei giurati, l’attrice ha affermato che “una donna bella non necessariamente non può essere anche intelligente. A Cannes trionfa il glamour, ci si mostra, si esalta la bellezza, ma tutto questo non è mai stato qui sinonimo di strumentalizzazione della donna e non sarà certo così quest’anno. Del resto siamo chiamati a vedere il lavoro di tanti straordinari artisti che vengono da tutto il mondo. Non li giudicheremo certo per la loro avvenenza e per me partono tutti uguali, uomini o donne, maestri consacrati e giovani debuttanti. La memoria è importante, ma quel che conta è mettersi in dialogo con i personaggi e le storie che vivono sullo schermo, nient’altro”.

“L’effetto Weinstein è arrivato fin qui – ha aggiunto Cate Blanchett – ma è solo la punta di un iceberg e riguarda la parità dei sessi, l’equità di vita, l’equilibrio delle minoranze e non va ristretto al cinema. Sarà una battaglia lunga, un percorso che si misura in anni ma che deve portare a una reale giustizia e rispetto delle differenze. La prima cosa che ho chiesto al direttore Frémaux accettando il suo invito, è stata di avere una giuria in parità tra uomini e donne. Già fatto! Mi ha risposto. Il caso vuole poi che alla fine, siccome siamo dispari, il presidente quest’anno sia donna e quindi avremo la maggioranza!”.

Cosa voglia dire “emozionare” e come si possa trovare un linguaggio del cuore comune a tutti resterà un mistero da sciogliere il giorno della premiazione. “Discuteremo certo – ha concluso l’attrice – perché un mondo in cui sono tutti d’accordo sarebbe noiosissimo. Ma discutere non vuol dire litigare e le diversità saranno anche il sale del nostro stare insieme in questi giorni”.

Per maggiori informazioni: www.festival-cannes.com

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