Home Eventi Barbara Bouchet, la Venere Bionda incontra il pubblico alla Casa del Cinema

Barbara Bouchet, la Venere Bionda incontra il pubblico alla Casa del Cinema

Bellissima. Bionda. Occhi azzurri. Un naso perfetto che tradisce insieme alla bocca e a un corpo scultoreo una “malizia di Venere”, come il personaggio Nelly Bordon da lei meravigliosamente impersonato nel capolavoro “Milano Calibro 9” (1972).

Barbara Bouchet, pseudonimo di Bärbel Gutscher, sarà ospite della Casa del Cinema di Roma martedì 4 dicembre per l’evento organizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.

Si comincerà alle ore 16.15 con la proiezione di “Milano Calibro 9” di Fernando Di Leo. Dopo la proiezione l’attrice saluterà il pubblico nell’incontro moderato da Andrea Schiavi.

Figlia di un fotografo e cameraman, Barbara Bouchet nasce nella Cecoslovacchia occupata dai nazisti ma ben presto la famiglia si trasferisce negli Stati Uniti d’America. Nel 1959 la già biondissima Barbara vince un concorso di bellezza. Comincia ad apparire in qualche piccolo programma televisivo e dopo piccole parti nel cinema hollywoodiano, a soli diciassette anni riesce a fare colpo su Otto Preminger, il quale le offre un contratto di sette anni come attrice, recitando a fianco a John Wayne e Kirk Douglas in film quali “Prima Vittoria” (1965), “Agente H.A.R.M.” (1966)… E non si ferma più, diventa una star!

Negli quegli anni Barbara Bouchet soffre troppo le costrizioni degli studios, dopo “Casino Royale” (1967) e “Sweet Charity” (1969), esordisce in Italia con lo stravagante pop “Colpo rovente” (1970) di Piero Zuffi, per poi proseguire con il grottesco di costume “Non commettere atti impuri” (1971) di Giulio Petroni, alternando thriller (“La tarantola dal ventre nero” di Paolo Cavara 1971, “La dama rossa uccide sette volte” di Emilio P. Miraglia 1972, “Non si sevizia un paperino” di Lucio Fulci 1972), drammatici (“Valeria dentro e fuori” di Brunello Rondi 1972, “La Badessa di Castro” di Armando Crispino 1974, “Per le antiche scale” di Mauro Bolognini 1975) e soprattutto molte commedie (“La Calandria” di Pasquale Festa Campanile 1972, “L’anatra all’arancia” di Luciano Salce 1975 e “La moglie in vacanza… l’amante in città” 1980 e “Spaghetti a mezzanotte” di Sergio Martino 1982…).

Per tutto il decennio dei Settanta e parte degli Ottanta Barbara Bouchet è un’icona popolarissima. Dopo una parentesi nel mondo del fitness e della televisione, viene riscoperta da Quentin Tarantino, Robert Rodriguez, Eli Roth. Il cinema le riapre doverosamente le porte, ma Barbara non ha mai smesso di lavorare.

ore 16.15 “Milano Calibro 9” di Fernando Di Leo (1972, 100′)
«Finito in carcere per rapina, una volta uscito Ugo Piazza è accusato dal suo “capo” di aver nascosto una enorme somma di denaro. Per dimostrare la propria innocenza l’uomo torna a lavorare per lui. Una serie di circostanze fanno ricadere su Piazza la responsabilità di un altro “ammanco”» (Poppi-Pecorari).

A seguire incontro moderato da Andrea Schiavi con Barbara Bouchet.

Per maggiori informazioni: www.casadelcinema.it

 

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