Tre scrittori raccontano la nuova narrativa italiana ai produttori americani di cinema e piattaforme digitali. Loro sono Edoardo Albinati, Tiziana Triana e Stefania Auci. E le nostre produzioni incontrano i top player di film e serie tv.
Nelle ultime stagioni una tendenza del tutto positiva ha riguardato l’attenzione internazionale nei confronti delle narrazioni italiane. Lo si è visto nel cinema, con i tanti trionfi dei film italiani in tutti i principali festival mondiali, oltre che agli Oscar. Nell’audiovisivo, con l’affermazione e la chiamata di nostri registi in produzioni estere; con i successi internazionali della serialità.
La narrativa segue un parallelo percorso con ottimi risultati di vendita in Europa e Stati Uniti, e traduzioni in decine di paesi. Cinema, audiovisivo e letteratura hanno raggiunto vertici di popolarità inusuali. Due titoli fra tutti: “Gomorra” e “L’Amica Geniale”. Best seller globali in libreria prima che eclatanti risultati in termini di spettatori così come è avvenuto per il recente remake de “Il nome della rosa”. Da tutto ciò deriva la necessità di rafforzare l’azione per l’internazionalizzazione attraverso azioni di sostegno non solo di singoli casi, ma di sistema.
In questo quadro nasce Italian Stories Day, un’iniziativa promossa da alcuni dei più importanti marchi della promozione culturale italiana: SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Istituto Luce Cinecittà, APA – Associazione Produttori Audiovisivi e Italian Film Commissions, Official carrier: ALITALIA, riuniti per rafforzare il binomio storicamente prezioso di scrittura e audiovisivo, di romanzo e cinema, nel più rappresentativo dei mercati dello spettacolo, gli Stati Uniti.
Al suo “numero zero” Italian Stories Day prevede un incontro di taglio inedito: quello di tre scrittori italiani di particolare forza e originalità in procinto di essere adattate per il grande o piccolo schermo, davanti a una platea di produttori statunitensi delle principali compagnie cinematografiche e piattaforme digitali. Obiettivo dell’incontro, indagare il potenziale dei filoni narrativi, dei temi, dei linguaggi della nostra narrativa per un suo adattamento sullo schermo, ed esplorare quali sono le esigenze creative e produttive dei player, che più possono stimolare nuovi progetti comuni di film e serie.
Protagonisti di questo incontro che si terrà il 25 giugno a Los Angeles presso il Mr. C Hotel Beverly Hills, gli scrittori Edoardo Albinati, Tiziana Triana e Stefania Auci, con un moderatore d’eccezione, Steven Gaydos, Executive Vice President di Variety, la testata leader dell’industria audiovisiva.
A seguire, un altro importante momento di scambio: APA e Italian Film Commissions coordineranno una sessione di incontri one-to-one tra una delegazione di produttori italiani e i rappresentanti di top player americani dell’audiovisivo e delle piattaforme digitali. L’incontro di Los Angeles porta dei casi di studio esemplari.
Edoardo Albinati, uno dei nostri più affermati e potenti narratori, che già in passato ha collaborato con registi del calibro di Matteo Garrone e Marco Bellocchio, presenta “La scuola cattolica”, il romanzo-monstre edito da Rizzoli trionfatore al Premio Strega nel 2016, che sta per essere pubblicato in America da Farrar, Straus and Giroux. Ambientato nel 1975, prendendo le mosse dalla vicenda del massacro del Circeo – uno dei fatti più drammatici della nostra storia recente – offre un grande affresco memoriale tra cronaca e racconto interiore.
Singolare è il percorso di Tiziana Triana, che in ottobre con Marsilio-Sonzogno pubblicherà il suo primo romanzo, “Luna Nera – Le Città Perdute”, primo volume di una trilogia sulla caccia alle streghe nel secolo della rivoluzione scientifica, di cui Netflix ad aprile ha già annunciato l’adattamento del manoscritto nella serie “Luna Nera”, scritta da Triana con Francesca Manieri e Laura Paolucci. Le riprese sono in corso negli Studi di Cinecittà, affidate a un potente trittico di registe: Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi.
Un’epica ancora diversa, e già un atteso caso letterario – con diritti di traduzione venduti in Francia, Germania, Olanda, Spagna, Stati Uniti e altri paesi – è quella narrata da Stefania Auci con “I Leoni di Sicilia – La saga dei Florio”, pubblicato dall’editrice Nord. Prima parte di un dittico, il romanzo è una saga familiare che si estende in oltre un secolo di storia, a partire dall’anno 1799. Un racconto che ha stupito per perizia storica, cura linguistica, potenza dell’intreccio.
Tre casi molto diversi, accomunati da intreccio di grande Storia e invenzione drammaturgica, e una straordinaria varietà di climi narrativi, che ben restituiscono una temperie narrativa “all’italiana”. Una produzione eterogenea e ovviamente non classificabile, accomunata però da una potenzialità a farsi immagine. A poter diventare racconto cinematografico, per gli spettatori.
Una possibilità che Italian Stories Day prova a raccontare alla produzione e alla stampa americana, con la presentazione di tre scrittori contemporanei e l’incontro di produzioni italiane con il vertice dell’audiovisivo USA. Per uno scambio di visioni su cosa chiede il mercato statunitense, e cosa di originale può offrire la nostra produzione. Un possibile network e una finestra inedita di presentazione e conoscenza.