L’attore svela al Magna Graecia Film Festival alcune anticipazioni sul suo prossimo attesissimo progetto. “Al cinema italiano manca il coraggio di rinnovarsi, di cambiare”.
“Sarò l’ispettore Ginko nel Diabolik dei Manetti Bros. Le riprese inizieranno in autunno e sarà davvero un film con una grande produzione, ci saranno scene d’azione, che non mi riguardano, ma che saranno spettacolari!”. Così Valerio Mastandrea ieri ospite al Magna Graecia Film Festival ha svelato alcune anticipazioni sul suo prossimo progetto, l’attesissimo “Diabolik”, con Luca Marinelli (Diabolik) e Miriam Leone (Eva Kant).
Mastandrea è stato protagonista di un’affollatissima masterclass al Supercinema di Catanzaro, dedicata allo sceneggiatore, autore teatrale e regista Mattia Torre, scomparso recentemente. “Ho riconosciuto nel mestiere dell’attore il gioco, lo stupore, l’inconsapevolezza, la voglia anche di rischiare. Nonostante sia stancante questo lavoro, penso che sia il mestiere più facile del mondo, siamo noi attori a volte a renderlo difficile. In 25 anni di carriera posso dire che non mi considero un interprete, ma un attore per caso”.
“Il lavoro cinematografico e culturale – ha proseguito Mastandrea – serve per tenere viva l’attenzione su argomenti importanti: un buon film, spesso, può sostituire la politica. Al cinema italiano manca il coraggio di rinnovarsi, di cambiare. Non è vero che il pubblico è assente. Il pubblico c’è, ma è fondamentale tutelare le sale cinematografiche e offrire sempre delle buone sceneggiature”.
Sul palco del Magna Graecia Film Festival per presentare la sua opera prima, “Ride”, Valerio Mastandrea è stato omaggiato con un’opera del maestro Vigliaturo. Un’opera dell’artista calabrese è stata consegnata anche all’attrice protagonista del film Chiara Martegiani.