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Elio Germano al Lido, “Segnale d’allarme” alle Giornate degli Autori

L’attore presenta un evento tra cinema, teatro e nuove tecnologie

Le Giornate degli Autori, sezione indipendente della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ospitano cinema, teatro e nuove tecnologie in un unico evento che vede protagonista Elio Germano, interprete e autore.

Dopo il ben riuscito esperimento di realtà virtuale nel mondo dei migranti di “NoBorders”, presentato alle Giornate nel 2016, Germano torna al Lido con un’opera che è al contempo una pièce teatrale, un film e una esperienza VR: “Segnale d’allarme – La mia battaglia”.

Nato dallo spettacolo teatrale di cui era attore unico e regista, scritto a quattro mani con Chiara Lagani, questo VR movie nasce dalla collaborazione con Omar Rashid (co-regista del film) e il suo progetto multimediale “Gold”.

Qual è l’allarme? Questo nostro tempo, il diffondersi del pensiero assolutista fomentato da un’informazione deformata di cui la nostra società è vittima. Le nuove tecnologie che hanno cambiato la comunicazione se da un lato si propongono come democratiche dall’altro facilitano la manipolazione del pubblico. È questo il grido lanciato da uno degli attori più poliedrici e popolari del nostro cinema che si trasforma in “grande dittatore” per sviscerare l’evolversi di una struttura sociale e politica dalla quale si rischia di non poter più tornare indietro.

Elio Germano è stato “Il giovane favoloso” nel film di Mario Martone e ha lavorato nelle più variegate opere dell’ultima generazione italiana: da “Diaz” di Daniele Vicari a “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek, da “La nostra vita” di Daniele Luchetti a “Suburra” di Stefano Sollima e molti altri titoli. Oggi lavora a un progetto che, dopo un’intensa stagione di repliche a teatro, usa e allo stesso tempo critica la modernità del linguaggio scelto; la tecnologia più avanzata, offre così uno spettacolo disturbante pensato per scuotere e risvegliare le coscienze.

“Germano conferma quella fiducia che tanti registi italiani e il pubblico gli hanno riservato durante anni di carriera – dice Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate – In un’epoca di forte crisi sociale è interessante portare a Venezia un attore che, nel difficile ruolo di one man show, prende una posizione che è quasi politica, mettendosi in gioco attraverso il suo mestiere e discutendo l’odierno appiattirsi del pensiero critico. Uno tra i migliori attori del nostro cinema che gioca nello scomodo ruolo di nicciana memoria del folle che annuncia l’indicibile decadenza del mondo”.

Con questo esperimento Elio Germano, usando le potenzialità della Virtual Reality, ipnotizza i suoi spettatori, li manipola quasi, allo scopo di fargli sentire il segnale d’allarme del titolo.

Elio Germano e Omar Rashid presenteranno “Segnale d’allarme – La mia battaglia” alla Villa degli Autori il 31 agosto alle 15.00. Per la visione saranno disponibili visori VR.

Le Giornate degli Autori, promosse da ANAC e 100autori, sono una sezione indipendente della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Main Sponsor: MiBAC – DGC, BNL Gruppo BNP Paribas. Creative Partner: Miu Miu. Partner: SIAE, Premio Lux del Parlamento Europeo. Media Partner: Ciak, TIM, Cinecittà News, Cineuropa, Fred, Mubi. Technical Partner: Sub-Ti, Frame by Frame, I-Club, Europa Cinemas, L’Eco della Stampa.

 

 

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