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“L’ultimo piano” dalla Scuola “Gian Maria Volonté” al Torino Film Festival

Un film collettivo diretto da nove giovani registi con la supervisione di Daniele Vicari

All’ultimo piano di un palazzone diroccato si intrecciano le vite di alcuni giovani inquilini: Diana è una studentessa al primo anno di Giurisprudenza, arrivata in Italia qualche anno prima con il padre dall’Ucraina. Mattia pedala notte e giorno per le strade di Roma consegnando cibo a domicilio. Flora è una giovane bartender alle prese col ritorno nella sua vita di un figlio cresciuto col padre. Con loro vive Aurelio, il proprietario di casa, ex cantante punk prigioniero dei propri ricordi. In balia delle rispettive precarietà, affronteranno insieme un evento inaspettato che metterà in discussione le loro vite…

È “L’ultimo piano”, un film collettivo diretto da nove registi, frutto dell’impegno di più di sessanta ragazze e ragazzi, realizzato attraverso un metodo di lavoro corale subito dopo la conclusione del loro triennio formativo alla Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté”, produttrice del film. Il film è stato supervisionato dal direttore artistico della scuola, Daniele Vicari, e seguito da docenti e personale specializzato. La produzione esecutiva è stata affidata a Vivo film, attraverso una procedura di evidenza pubblica.

“L’ultimo piano” sarà presentato nell’ambito del 37° Torino Film Festival. Proiezione al DAMS: giovedì 28 novembre, ore 15.00, all’Auditorium “Guido Quazza” (Palazzo Nuovo). Proiezione ufficiale: venerdì 29 novembre, ore 15.00, al Cinema Reposi 2. Ci sarà una proiezione a Roma sabato 30 novembre, ore 10.30, al Nuovo Sacher.

I nove registi: Giulia Cacchioni, Marcello Caporiccio, Egidio Alessandro Carchedi, Francesco Di Nuzzo, Francesco Fulvio Ferrari, Luca Iacoella, Giulia Lapenna, Giansalvo Pinocchio, Sabrina Podda.

“Abbiamo tutti un’età molto vicina a quella dei personaggi che raccontiamo – spiegano gli autori – Con loro condividiamo la precarietà e molti timori, ma anche una delicata indefinitezza che in questo film – fatto di piccoli passi fondamentali, di sfumature, di incertezze – abbiamo cercato di raccontare con sincerità. Ci auguriamo che proprio nell’assenza di risposte il film custodisca il suo punto di forza”.

 

 

 

 

 

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