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Al via Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale di cinema documentario

“Giovani” e “Archivi” le parole chiave di questa edizione che si presenta in una formula inedita: in presenza e online

 

Al via, lunedì 6 luglio, la XV edizione di Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale di cinema documentario che apre l’estate palermitana. L’edizione 2020 si svolgerà in presenza e online “proiettando” i film in concorso sul sito www.solelunadoc.org per il pubblico di tutta Italia.

“Giovani” e “Archivi” sono le parole chiave del festival di quest’anno pensato dai direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura, dalla presidente Lucia Gotti Venturato e dalla direttrice scientifica Gabriella D’Agostino. “Sguardi diversi per ripartire dopo il tempo sospeso della pandemia – spiegano gli organizzatori – I Giovani, i loro sogni e il coraggio nelle lotte per la libertà di opinione e per i diritti umani. E gli Archivi con le immagini e i ricordi del passato, per riscoprire cosa abbiamo perso per strada e cosa può servirci oggi per ripartire”.

Sette serate dedicate al Cinema del reale con 40 proiezioni, 25 film in concorso tra lungometraggi e corti, 16 première e novità importanti come la sezione “Sicilia Doc”, realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Sicilia e la piattaforma europea Tënk, e rivolta ai giovani registi diplomati del corso di regia del documentario. Arricchiscono il festival i concerti in collaborazione con la Fondazione The Brass Group che apriranno tutte le serate del festival alle 20.30 e che vedranno protagonisti i giovani allievi della Scuola Popolare di Musica, per poi lasciare spazio ai film a partire dalle 21.00.

Ad inaugurare il festival il 6 luglio sarà l’evento speciale “Palermo 1953”, una première di Sole Luna 2020 in collaborazione con la Filmoteca Regionale Siciliana (CRICD) e il Brass Group – Scuola Popolare di Musica. Sul grande schermo della Navata centrale della Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, scorreranno le immagini del film di montaggio “Palermo 1953” (Italia 2020, 30′) a cura di Laura Cappugi, Marcello Alajmo e Maurizio Spadaro, sonorizzate dal vivo dai giovani della Brass Youth Jazz Orchestra: Edoardo Donato (sax alto), Bruno Crescente (chitarra) e Arabella Rustico (basso). Chiuderà il XV Sole Luna Doc Film Festival, domenica 12 luglio, la cerimonia di premiazione e la proiezione dei film vincitori.

In programma durante le serate del festival anche una retrospettiva dedicata al regista statunitense Robert Kramer con la partecipazione della figlia Keja Ho Kramer, presente al festival anche come componente della giuria internazionale.

I FILM IN CONCORSO

In concorso quest’anno, 12 lungometraggi e 13 corti. Film su questioni di attualità come le proteste dei giovani di Hong Kong contro la legge sull’estradizione nel cortometraggio “Comrades” di Kanas Liu (Hong Kong, China, 2019, 15′), ma anche su storie minime che aprono una finestra sul rapporto tra adolescenza e periferie nelle nostre città come nel film “La nostra strada” di Piero Li Donni che racconta le giornate di quattro tredicenni del quartiere palermitano della Zisa, alla fine della scuola dell’obbligo. Il film, appena premiato al Biografilm di Bologna, sarà proiettato in anteprima regionale al Sole Luna Doc Film Festival e per la prima volta dal vivo e alla presenza dei protagonisti del film.

Lo sguardo delle nuove generazioni, tra paure, sogni e speranze, diventa la lente privilegiata per raccontare battaglie personali e collettive in angoli diversi del mondo: dall’Asia centrale, con la première “Ayana” di Aidana Topchubaeva, storia di una bambina del Kirghizistan che vuole far parte della squadra di kok boru (lo sport nazionale dei guerrieri), all’Oceano Indiano con “Another Paradise” di Olivier Magis (Belgio, 2019, 82′) sull’autodeterminazione della comunità esiliata della colonia inglese di Chagos Island, fino all’Africa occidentale con la lotta per la libertà d’espressione in Burkina Faso attraverso la figura del giovane rapper Smockey protagonista di “On a le temps pour nous”, altra anteprima nazionale, della regista senegalese Katy Léna Ndiaye (Senegal, Burkina Faso, Belgio, 2019, 62′).

Diverse le première che affrontano il tema dell’emancipazione femminile: “MRS. F.” dell’olandese Chris van der Vorm (Olanda, 2020, 77′), conduce lo spettatore a Makoko, la più grande baraccopoli sull’acqua della Nigeria; “Village of Women” di Tamara Stepanyan (Armenia, Francia, 2019, 83′), ambientato in un villaggio armeno abitato per gran parte dell’anno solo da donne perché i mariti vivono lontano da casa per lavorare in Russia.

Riflettono sulla memoria e sulla storia, invece, altri due film che saranno presentati in anteprima italiana al festival: “The taste of Secrets” del regista Guillaume Suon (Francia, Cambogia, 2019), che ricostruisce la storia della madre fuggita al genocidio armeno in Cambogia, e “Marceline. A Woman. A Century” di Cordelia Dvorák (Francia, 2018, 72′), film biografico su Marceline Loridan Ivens, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti e attivista politica fino a diventare una regista politicamente impegnata.

Anche sul fronte stilistico c’è una grande varietà, dal film intimo (“Madame” di Stéphane Riethauser, Svizzera, 2019, 93′), al documentario di animazione (“Makun (No Llores): Dibujos en un C.I.E.” di Emilio Martí López, Spagna, 2019, 30′), all’osservazione poetica (“Campo” di Tiago Hespanha, Portogallo, 2019, 100′). Grande attenzione anche all’uso dei film d’archivio e alla loro reinterpretazione come nei cortometraggi “The Stone Guest” di Marina Fomenko (Russia, 2018, 8′) e “Lui e io” della catanese Giulia Cosentino (Italia, 2019, 13′).

Sito Ufficiale: www.solelunadoc.org 

 

 

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