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Premio Verdone a Phaim Bhuiyan per il suo “Bangla”

Il regista: “Sto lavorando con Fandango allo sviluppo di due progetti”

ph: Phaim Bhuiyan sul set di “Bangla”

Phaim Bhuiyan (25 anni) con la sua opera prima “Bangla” (2019) ha vinto il Nastro d’Argento come miglior commedia, il David di Donatello e il Globo d’Oro come regista esordiente, la prestigiosa rassegna Bimbi Belli di Nanni Moretti come miglior film e, notizia di oggi, il Premio Mario Verdone al Festival del Cinema Europeo di Lecce.

Il Premio – assegnato da Carlo VerdoneLuca Verdone e Silvia Verdone e giunto all’undicesima edizione – è riservato a un giovane autore italiano che si sia particolarmente contraddistinto nell’ultima stagione cinematografica per la sua opera prima.

Ennesimo riconoscimento a Phaim Bhuiyan, giovane autore figlio di immigrati bengalesi, nato e cresciuto a Roma, per questa opera prima: “Il suo caso di coscienza sul sesso pre-matrimoniale, proibito dalla religione anche a un musulmano che parla molto romano, si trasforma in una Bollywood al Pigneto”, si legge nella motivazione.

In una recente intervista il regista ha rivelato: “Sto lavorando con Fandango allo sviluppo di due progetti simili ma con declinazioni diverse. Di sicuro non riguardano Roma, ma una città del sud Italia e il tema sarà svolto in una chiave più seria e drammatica, rimanendo nel genere commedia e potrebbe ritornare la comunità bengalese”.

Le precedenti edizioni del Premio Verdone sono state vinte da: Susanna Nicchiarelli per “Cosmonauta”; Aureliano Amadei per “20 Sigarette”; Andrea Segre per “Io sono Li”; Claudio Giovannesi per “Alì ha gli occhi azzurri”; Matteo Oleotto per “Zoran, il mio nipote scemo”; Sebastiano Riso per “Più buio di mezzanotte”; Duccio Chiarini per “Short Skin”; Marco Danieli per “La ragazza del mondo”; Roberto De Paolis per “Cuori Puri”; Damiano e Fabio D’Innocenzo per “La Terra dell’Abbastanza”.

Sito Ufficiale: www.festivaldelcinemaeuropeo.com

 

 

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