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Nastri d’Argento Documentari, tutti i vincitori dell’edizione 2021

ph: Punta Sacra

Roma, 10 marzo 2021 – “Mi chiamo Francesco Totti” di Alex Infascelli è il Nastro d’Argento 2021 per il Cinema del Reale, “The Rossellinis” di Alessandro Rossellini, ritratto di una famiglia allargata decisamente speciale, il miglior documentario sul cinema. Oggi l’annuncio dei Giornalisti Cinematografici che hanno assegnato il Premio per la docufiction a “Il caso Braibanti” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese segnalando anche con una menzione speciale “La verità su La Dolce Vita” di Giuseppe Pedersoli.

Significativi i premi con i quali il Direttivo Nazionale del SNGCI, che assegna i Nastri, ha deciso di sottolineare l’importanza del “cinema del reale” in un’edizione dedicata quest’anno alla memoria di Cecilia Mangini.

Il Direttivo del Sindacato ha voluto inoltre sottolineare la qualità e l’importanza di due titoli, fuori selezione, nati per lo schermo televisivo: “SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano” di Cosima Spender – serie originale Netflix, realizzata da un gruppo produttivo e creativo composto, con la regista, da Gianluca Neri, Valerio Bonelli, Andrea Romeo, Nicola Allieta, Christine Reinhold, Carlo Gabardini, Paolo Bernardelli – e “Edizione Straordinaria” di Walter Veltroni, proposto da Rai Cultura con il materiale di Rai Teche. Due opere che rappresentano un valore aggiunto al miglior giornalismo d’inchiesta come a quello televisivo: percorsi della memoria con cui si può rileggere – nel racconto di una stagione controversa come nelle “aperture” sulla grande cronaca nazionale – la Storia del Paese.

Il SNGCI lancia, inoltre, da quest’anno, segnalando “Punta Sacra” di Francesca Mazzoleni – viaggio d’autore alla foce del Tevere dove ancora è vivo il ricordo di Pier Paolo Pasolini – la prima edizione del Premio Valentina Pedicini che nasce per valorizzare sempre di più nel cinema del reale, lo sguardo di una nuova generazione di autrici e autori, in collaborazione con la Sede di Palermo dedicata al Documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia diretta da Costanza Quatriglio.

Tornando ai vincitori dei Nastri “Mi chiamo Francesco Totti” di Alex Infascelli è prodotto da The Apartment e Wildside, entrambe del gruppo Fremantle, con Capri Entertainment e Fremantle, con Vision Distribution e Rai Cinema in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video. Distribuito in Italia da Vision e all’estero da Vision e NBC Universal, il film riceve nel palmarès dei Nastri anche il Premio per il protagonista dell’anno, ovviamente Francesco Totti che ha messo in campo, oltre il pallone, la sua immagine, la sua vicenda umana e professionale e le sue emozioni più intime.

Entra invece nella storia di un vero e proprio “clan” familiare che non si è mai raccontato con tanta sincerità, “The Rossellinis” diretto da Alessandro Rossellini che del grande regista è nipote (prodotto da B&B Film e VFS Films con Rai Cinema, in associazione con Luce Cinecittà con il sostegno del MiBACT e altre collaborazioni anche internazionali). I protagonisti, insieme ad Alessandro sono – con le loro confidenze inedite – Isabella, Renzo, Robin, Ingrid, Gil, Nur, ovviamente il grande Roberto. Alessandro, che ha avuto al suo fianco come co-regista Lorenzo d’Amico de Carvalho, presenta il film come il racconto e “l’iperbole di una famiglia affascinante, appassionata ed anche bugiarda”. E dice: “L’arte di narrarsi al meglio è forse l’unico pezzetto di genio creativo che abbiamo ereditato da nonno Roberto”. Ecco perché “The Rossellinis” è il suo personale tentativo di restituire “un’immagine sincera di una grande, amata e complicata famiglia”.

“Il caso Braibanti”, che i Nastri premiano per la docufiction è, infine, un film importante e necessario perché attraverso il lavoro di ricostruzione tra molte testimonianze – da Piergiorgio Bellocchio a Dacia Maraini, da Lou Castel a Maria Monti nonché quella del nipote di Braibanti – offre l’occasione di ripercorrere una vicenda processuale che, per un reato codificato dal Codice Rocco dell’era fascista (poi cancellato dalla Corte Costituzionale nel 1981) fu di fatto un processo all’omosessualità.

Il Direttivo dei Nastri d’Argento ha già annunciato i Premi Speciali dei Nastri 75 per il Documentario a “Notturno” di Gianfranco Rosi e “Salvatore – Shoemaker of Dreams” di Luca Guadagnino assegnati dai Giornalisti Cinematografici.

I premi sono stati scelti in una Selezione di 60 titoli tra i 170 usciti nel 2020 e visionati dalla Giuria del Direttivo Nazionale: la short list selezionata per il voto da Maurizio Di Rienzo con il Direttivo Nazionale (composto da Laura Delli Colli con Fulvia Caprara, Oscar Cosulich, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi) riguarda, per regolamento, film proposti nell’anno solare (2020) da festival e rassegne anche su piattaforme e reti tv.

I vincitori – Nastri d’Argento Documentari 2021

CINEMA DEL REALE

“Mi chiamo Francesco Totti” di Alex Infascelli
Protagonista dell’anno Francesco Totti

Premio Valentina Pedicini 2021
“Punta Sacra” di Francesca Mazzoleni

CINEMA SPETTACOLO CULTURA

“The Rossellinis” di Alessandro Rossellini

DOCUFICTION

“Il caso Braibanti” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese

Menzione Speciale a “La verità su La Dolce Vita” di Giuseppe Pedersoli

PREMI SPECIALI (fuori selezione)

“SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano” di Cosima Spender

“Edizione Straordinaria” di Walter Veltroni

La Selezione ufficiale e finalista è consultabile su www.cinemagazineweb.it

 

 

 

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