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A Giuliano Sangiorgi il Nastro Speciale per il “cameo dell’anno”

Credit: Tullio Deorsola / Giuliano Sangiorgi in “Tutti per 1-1 per Tutti”

È di Giuliano Sangiorgi, dalla musica al cinema, il “cameo dell’anno” scelto tra le partecipazioni speciali negli oltre 45 titoli selezionati per i Nastri d’Argento. A lui il Nastro per un ruolo inedito e ironico, che sigla un debutto sorprendente nel cast di “Tutti per 1-1 per Tutti” di Giovanni Veronesi.

“È un regalo che deve all’intuito di Giovanni Veronesi che ha scommesso sul suo talento da interprete e ha condiviso con Giuliano un divertissement assoluto consentendogli di rivelare un’ironia e una disponibilità che, ne siamo certi, ce lo farà incontrare ancora sullo schermo”, commenta Laura Delli Colli, Presidente, a nome del Direttivo dei Giornalisti che hanno candidato questo secondo capitolo de “I Moschettieri del Re” ai Nastri d’Argento tra le migliori commedie dell’anno, in cinquina anche la fotografia di Tani Canevari e i costumi di Alessandro Lai.

Un debutto sul set per Sangiorgi, come per Adriano Panatta due anni fa, accanto all’improbabile trio formato da D’Artagnan (Pierfrancesco Favino), Porthos (Valerio Mastandrea) e Athos (Rocco Papaleo). Per interpretare il cameo del casellante, Giuliano si è messo in gioco accettando una trasformazione fisica con una parrucca che lo ha reso irriconoscibile.

“Quando Giovanni mi ha proposto il ruolo del casellante nel suo ultimo film, ho pensato che l’amicizia stesse parlando per lui. Questo prestigioso riconoscimento è invece la conferma che i grandi registi guardano al mondo con occhi pieni di fiducia. Per loro non esistono occasioni perse: solo potenzialità ancora inespresse. Grazie, Giovanni, per averci dimostrato che la meraviglia è l’unica vera fonte di ispirazione”, ha commentato Giuliano Sangiorgi.

Il cameo dell’anno, ultimo nato tra i riconoscimenti speciali dei Nastri votati dal Direttivo dei Giornalisti, è andato due anni fa a Adriano Panatta per “La profezia dell’armadillo” di Emanuele Scaringi e lo scorso anno a Barbara Alberti per “La Dea Fortuna” di Ferzan Ozpetek.

Chiuso il voto dei Giornalisti, in attesa dello spoglio notarile. La premiazione a Roma, martedì 22 giugno al MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

 

 

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