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“Il barbiere complottista” vince La Cinef a Cannes 75

Il barbiere complottista

“Il barbiere complottista” (A Conspiracy Man) di Valerio Ferrara, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia, ha vinto il primo premio del concorso per cortometraggi La Cinef alla 75esima edizione del Festival di Cannes.

La giuria, presieduta da Yousry Nasrallah e composta da Monia Chokri, Félix Moati, Jean-Claude Raspiengeas e Laura Wandel, ha scelto tra 16 opere di studenti di cinema provenienti da prestigiose scuole di tutto il mondo.

Il secondo premio è andato a “Di Er” (Somewhere) di Li Jiahe (University of Science and Technology, School of Film and Television, Cina). Terzo premio ex aequo a “Glorious Revolution” di Masha Novikova (London Film School, UK) e “Les humains sont cons quand ils s’empilent” di Laurène Fernandez (La CinéFabrique, Francia).

Il primo premio ha una dotazione di 15.000 euro, il secondo 11.250 euro e il terzo 7.500 euro.

 

 

 

“Il barbiere complottista”, saggio di diploma di Valerio Ferrara, allievo di regia del CSC – Scuola Nazionale di Cinema (triennio 2019-2021), è stato presentato in anteprima mondiale nella Selezione Ufficiale della 75esima edizione del Festival di Cannes.

In programma nella sezione La Cinef, dedicata ai film prodotti dalle scuole di cinema di tutto il mondo, “Il barbiere complottista” è la parabola di un uomo (interpretato da Lucio Patanè) che per ricevere le attenzioni e l’affetto dei propri cari, finisce per contagiare con il morbo del complottismo un intero quartiere.

CSC – Scuola Nazionale di Cinema è particolarmente orgogliosa del percorso professionale avviato da Valerio Ferrara, già selezionato alla Settimana Internazionale della Critica e candidato al David di Donatello con il precedente cortometraggio “Notte romana”.

“Ho deciso di raccontare la storia di un uomo comune caduto nel vortice delle teorie del complotto – spiega Valerio Ferrara – Attraverso due giorni e una notte nella vita di un barbiere di un quartiere popolare di Roma, ho provato a mostrare quanto queste teorie siano contagiose e quanto le persone siano contagiabili. ‘Il barbiere complottista’ è un piccolo racconto metropolitano, la storia di uomo e delle sue ossessioni”.

Valerio Ferrara è nato a Roma nel 1996. Dopo il diploma classico e anni di studio in pianoforte e composizione, si laurea in Storia dell’Arte e Spettacolo alla Sapienza Università di Roma. Ha studiato regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e negli ultimi anni ha collaborato come assistente alla regia di Marco Bellocchio per “Marx può aspettare” e adesso per “La Conversione”. Il suo cortometraggio “Notte romana” (2021) è stato presentato in concorso alla Settimana Internazionale della Critica a Venezia ed è stato candidato al David di Donatello. “Il barbiere complottista” (2022) è stato selezionato al Festival di Cannes nella sezione La Cinef.

 

 

 

 

 

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