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Punta Sacra Film Festival: appello per la comunità dell’Idroscalo di Ostia

Punta Sacra Film Fest

“Quando i riflettori si saranno spenti non dimenticatevi di noi, siate la nostra voce per favore e aiutateci a far sapere che l’Idroscalo e Punta Sacra esistono”. Con questo appello lanciato dalla Signora Franca Vannini, abitante dell’area che circonda l’Idroscalo di Ostia, si è chiusa ieri la prima edizione del Punta Sacra Film Festival.

La manifestazione, che si è svolta dal 6 al 10 luglio nel luogo tanto amato e legato alla memoria di Pier Paolo Pasolini, è stata ideata da Alice nella Città ed è nata dal dialogo dei due direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli con la regista Francesca Mazzoleni, autrice del bellissimo documentario “Punta Sacra”, e con il coinvolgimento degli abitanti del luogo, e in modo particolare dei ragazzi che hanno contribuito alla selezione dei film in programma.

“Finalmente qualcuno porta un po’ di luce dove per anni hanno voluto gettare solo fango – ha proseguito la Signora Franca – Nel silenzio di tutti hanno distrutto qualsiasi cosa, speculazioni e interessi continuano a minacciare ancora oggi il nostro amato Idroscalo, l’ultimo confine che Roma dimentica di avere sul mare. Dalla morte di Pasolini, noi abitanti combattiamo per proteggere questo lembo di terra e le nostre case. Mi sono sempre chiesta dove sarebbe Pasolini se fosse vivo. Forse sarebbe qui, accanto agli ultimi per ricordare a tutti che quello che è ritenuto periferico, ed è tenuto in ombra, in realtà è centralissimo”.

L’appello della Signora Franca non è rimasto inascoltato. “È molto bello quello che ho visto qui all’Idroscalo, stare con queste persone è stato commovente – ha detto Alessandro Borghi che ha presentato al pubblico “Diamante nero” della regista francese Céline Sciamma – Questo posto per me è casa, qui ho incontrato persone che mi hanno cambiato la vita come Claudio Caligari. Credo che peggio del giudizio ci sia solo il pregiudizio che contribuisce a distruggere. Sfatare il pregiudizio è fondamentale ed è la cosa più bella che si possa fare. Poter contare sulla forza degli altri, sullo stare insieme, sullo spirito di comunità che si respira in questo posto è una di quelle cose che ci potrà portare verso una pseudo-salvezza”.

Gli fa eco idealmente Simone Liberati, ospite insieme a Claudio Amendola della serata in cui è stato proiettato “Mamma Roma” in omaggio proprio a Pier Paolo Paolini, di cui quest’anno si celebrano i 100 anni dalla nascita. “Il senso di comunità è qualcosa di difficile da rimuovere. Quando c’è una collettività che coopera e che collabora, quando c’è un’unione di forze e di energie allora si diventa ancora più forti”, ha detto l’attore. “Nelle borgate trovo tanta vita e verità”, ha aggiunto Claudio Amendola.

Hanno invece voluto sottolineare il potere del cinema come chiave di riscatto l’attrice Maria Chiara Giannetta (“può salvare la vita, con me l’ha fatto”) e il regista Agostino Ferrente (“portare il cinema qui dove è nato il film è stato un gesto politico importantissimo”).

Tra gli ospiti della manifestazione anche il produttore Pietro Valsecchi che ha acquistato e poi regalato alla città la casa in cui ha vissuto Pasolini nei suoi primi anni di vita: “Ho voluto recuperare e ridare valore alla casa di Pasolini per far conoscere il luogo in cui è nato. Stare qui all’Idroscalo e come chiudere un cerchio”.

“L’obiettivo era, non solo contaminare attraverso il cinema l’Idroscalo, ma far scoprire una comunità e la sua voglia di vivere e di riscatto – dicono Fabia Bettini e Gianluca Giannelli – un obiettivo raggiunto grazie ai tanti ospiti e alle persone che non sono soltanto passate ma hanno trascorso del tempo con noi e con gli abitanti di Punta Sacra ridando senso alla parola ‘insieme'”.

“Nel centenario di Pasolini ha preso luce per cinque giorni l’iniziativa più sensata che potesse nascere accanto al suo nome: una luce che si è accesa all’Idroscalo di Ostia, i ragazzi che son diventati parte attiva e costruttiva dell’evento, il cinema che è uscito dalle sale e si è immerso nella vita creando confronto e possibilità di incontro con ospiti straordinari. Grazie a persone preziose e visionare si è segnato un nuovo inizio in un luogo che ora appartiene a tutti”, ha concluso la regista Francesca Mazzoleni.

Il Punta Sacra Film Festival è un progetto promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme”, curato dal Dipartimento Attività Culturali, ed è realizzato in collaborazione con SIAE. La manifestazione all’aperto è soltanto il primo passo di un percorso più ampio che proseguirà nell’anno scolastico 2022/2023 con il coinvolgimento dei ragazzi nel Punta Sacra Film Lab.

 

 

 

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