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Luca Guadagnino: “Queer è il mio film più personale”

Foto di Luigi Angelucci / Luca Guadagnino alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro 2024

Luca Guadagnino è stato il grande ospite dell’ultimo giorno della 60esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro dove ha ricevuto davanti a una piazza gremita il Premio Pesaro Nuovo Cinema 60 – e lo ha dedicato all’attrice Francesca Mizzoni recentemente scomparsa – e dove ha partecipato alla presentazione della monografia a lui dedicata, la prima al mondo, edita nella collana Nuovocinema di Marsilio, a cura di Simone Emiliani e Cecilia Ermini, dal titolo “Spettri del desiderio. Il cinema e i film di Luca Guadagnino”.

Molti gli argomenti trattati durante l’incontro. A proposito della sua produzione che potrebbe essere classificata tra fiction e non fiction Guadagnino ha affermato: “Non ho mai pensato a questa divisione così rigida, per me i film sono film, ogni titolo è un film della mia filmografia, non faccio distinzione tra film e documentari, capisco che ci sono le sistematizzazioni critiche che devono essere gestite, ma penso che ogni lavoro che ho fatto abbia in sé il processo compositivo e creativo e di pensiero messo in atto quando si fa un lungometraggio, a me interessa come si rifrangono le verità e le finzioni in entrambe le categorie filmiche. Il cinema è uno strano meccanismo dove si mette continuamente in atto una faticosissima macchina che deve scomparire”.

Spazio anche per parlare dei numerosi prossimi progetti, tra cui “Queer”, in fase finale di mix, “un film che volevo fare da tantissimi anni ed è il mio film più personale”, e “After the Hunt”, le cui riprese sono in partenza il prossimo 8 luglio, “un film con un cast magnifico Julia Roberts, Andrew Garfield, Ayo Edebiri, Chloë Sevigny e Michael Stuhlbarg, un omaggio al cinema bergmaniano di Woody Allen, è una mise en abyme per tre”.

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