Home Eventi Nanni Moretti, la telefonata con il festival per “Ecce Bombo”

Nanni Moretti, la telefonata con il festival per “Ecce Bombo”

Nanni Moretti in "Ecce Bombo"

Nanni Moretti si è collegato da casa con il festival Custodi di sogni – I tesori della Cineteca Nazionale. La chiamata è stata trasmessa in vivavoce. “Mi dispiace non essere lì con voi oggi, buona proiezione”. Ha poi presentato il restauro di “Ecce Bombo” (1978).

“La prima cosa da dire su Ecce Bombo”, ha detto Moretti, “è che non mi aspettavo tutto quel successo. Questi ultimi anni ogni tanto vedo degli esordi, film di giovani e mi dico ‘perché Ecce Bombo ha avuto tutto quel successo e questi film no?’. In quel film c’era dentro qualcosa che forse a me sfuggiva. La mia è stata forse una generazione considerata troppo ideologica, seriosa, incapace di ridere di se stessa. Forse fu proprio quello il motivo del successo. Però va detto che è anche un film doloroso”.

E ancora: “Prima dell’uscita di un film nelle sale, un regista lo vede in piccole salette private. Ricordo bene una proiezione di Ecce Bombo in una saletta del quartiere Prati alla presenza del mio montatore e del produttore Mario Gallo. Usciti dalla proiezione andammo a passeggiare e il produttore mi disse di considerare Ecce Bombo come quei figli più problematici. Come quel figlio che ti dà più pensieri degli altri. Non mi aspettavo quel successo quindi per due ragioni: da una parte appunto perché era un film doloroso. Eppure notai che il pubblico al tempo continuava a ridere anche quando non c’è ne era bisogno. Ad esempio quando il personaggio di Mirko parla di una ragazza, e commenta ‘è schizofrenica’, tutto il pubblico rideva anche se non c’era motivo! L’ho rivisto a fine agosto 2024 alla Mostra del Cinema di Venezia e ho notato che il pubblico di ragazzi per fortuna non rideva a quella scena. Adesso viene accettato anche il lato doloroso del film. Un’altra ragione per cui non mi aspettavo questo successo è questa: ero cosciente di raccontare una piccola porzione di realtà (giovani piccolo-medio borghese romani di sinistra che formano un piccolo gruppo di auto coscienza). Una porzione di realtà minuscola ma può avvenire l’immedesimazione di spettatrici e spettatori anche se sono lontani per estrazione e ceto sociale”.

Moretti ha concluso: “Ci sono film considerati difficili che magari poi il pubblico adotta inaspettatamente. Io nel passaggio dal cinema familiare al cinema ‘vero’ ho conservato un mio stile, una mia idea di cinema, la mia ironia e il mio modo di raccontare”. E poi: “Ecce Bombo riesce ancora oggi a parlare e addirittura a parlare ai giovani di oggi, molto diversi rispetto a quelli di allora”.

 

 

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