Un viaggio alla scoperta dei nuovi padroni criminali dell’economia italiana attraverso le sue maggiori città, Roma e Milano. Prendendo spunto da “Suburra” (Einaudi) di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo per un verso, e dal racconto dei magistrati e giornalisti milanesi sulla conquista criminale dell’Expo 2015 per l’altro, nell’ultimo giorno di Courmayeur Noir in Festival, sabato 14 dicembre, il giornalista e scrittore Gaetano Savatteri conduce il convegno “Le mani sulla città” (ore 10 – Jardin de l’Ange). Con Lirio Abbate, Gianni Biondillo, Giuseppe Gennari e Andrea Galli una nuova tappa di quella ricognizione tra storia, cronaca e immaginario che ogni anno il festival dedica all’Italia dei misteri.
E nel giorno in cui viene assegnato il Leone Nero al miglior film in concorso della rassegna (cerimonia ore 21.30 – PalaNoir sala 1) debutta in anteprima europea il carismatico e istrionico Jude Law in “Dom Hemingway” di Richard Shepard (ore 18.15 – PalaNoir sala 1), distribuito da 20th Century Fox.
Chiude la XXIII edizione del Courmayeur Noir in Festival “La voce” di Augusto Zucchi, a narrare, nell’italietta dei misteri e degli inganni, la storia di Gianni (Rocco Papaleo), un imitatore sfruttato dai Servizi Segreti per fare telefonate con la voce di un Ministro morto d’infarto.