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Cannes 64: nella nona giornata sono di scena vendetta e potere

Oggi a Cannes è la giornata del regista spagnolo Pedro Almodovar che presenta il suo ultimo film “La Piel que Habito” (La pelle in cui vivo), un noir che lo ha riunito con l’attore Antonio Banderas vent’anni dopo “Tie Me Up! Tie Me Down!”. Il film ispirato a un romanzo francese, ha dato la possibilità al regista spagnolo di esplorare nuovi territori a lui sconosiuti: una quasi horror story caratterizzata da violenza e vendetta. Banderas nei panni di un chirurgo psicopatico tiene una donna in ostaggio come cavia per impiantarle una pelle di sua invenzione. Come ha affermato Almodovar al quotidiano spagnolo El Pais “Vicino all’horror come mai prima, spingendo oltre i confine del genere, senza urla e terrore”.

Anche in concorso “Hara-Kiri: Death of a Samurai” del regista giapponese di Takashi Miike. E’ la prima volta che il regista giapponese concorre per la Palma d’Oro. Hara-Kiri possiede un primato: è il primo film in 3D della storia del concorso del Festival di Cannes. “Hara-Kiri” è il remake di un film cult diretto nel 1962 da Masaki Kobayashi, l’omonimo Harakiri, ed è ambientato nel 17esimo secolo. Miike ci narra la storia di un samurai che, entrato nella casa di un signore feudale, si prepara ad ottenere vendetta dopo aver scoperto la fine fatta dal genero del maestro. Ora non ci resta che vedere cosa la mente del geniale autore ha partorito.

Tre anni dopo aver portato sulla Croisette “Versailles” (vincitore dell Étoile d’Or) il regista Pierre Schoeller torna a Cannes con il suo secondo film “L’exercice de l’Etat”, nella sezione Un Certain Regard. Un film sull’esercizio del potete, contro il background della bancarotta statale e la crisi della democrazia.

Il cinema italiano è in scena nella sezione Cannes Classiques con “La macchina ammazzacattivi” di Roberto Rossellini completamente restaurato a cura della Cineteca di Bologna insieme al Museo del Cinema di Torino. Il  film, tra i più visionari del maetro neorealista, purtroppo è anche tra i più dimenticati.

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