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Cinecittà e Chopard insieme per la bellezza del cinema nel mondo

Luchino-Visconti-sul-set-di-Rocco-e-i-suoi-fratelli-foto-Cinecitta-LuceCannes, 14 Maggio 2014 – Chopard, il marchio di eccellenza mondiale dell’orologeria e della gioielleria, già sponsor del Festival di Cannes e produttore della Palma d’oro, sarà il main sponsor di un importante intervento di restauro dell’ingresso di Cinecittà che avrà inizio nel mese di maggio per essere completato entro il mese di settembre 2014.

Il progetto, elaborato congiuntamente da Cinecittà Studios e Istituto Luce-Cinecittà, – di cui quest’anno ricorre il 90mo anniversario dalla fondazione – è stato annunciato oggi, nel giorno di apertura della 67esima edizione del Festival di Cannes, nella cornice dell’Hotel Martinez, dove è ospitata la mostra fotografica “Backstage at Cinecittà” con immagini dell’Archivio Storico Luce, in collaborazione con la Cineteca Nazionale.

Si tratta del primo appuntamento di una partnership che i tre marchi intendono estendere nei prossimi anni, in forme e contenuti d’importanza strategica per quel mito di Cinecittà famoso in tutto il mondo.

Meta dal 2011 di decine di migliaia di visitatori grazie all’iniziativa Cinecittà Si Mostra, gli Studios di via Tuscolana 1055 a Roma nascono nel 1937 su progetto di Gino Peresutti e conobbero il loro massimo splendore a partire dagli anni Cinquanta quando, per la quantità di kolossal statunitensi che vi trovarono accoglienza, fu ribattezzata la “Hollywood sul Tevere”.

Negli Studios vennero girati, tra gli altri, “Quo vadis” di Mervin Le Roy, “War and peace” di King Vidor, “Ben Hur” di William Wyler e “Cleopatra” di Joseph L. Mankiewicz e opere di grande valore come “Bellissima” di Luchino Visconti, “Umberto D.” di Vittorio De Sica, “I vitelloni” di Fellini, “Il viale della speranza” e “Una vita difficile” di Dino Risi e decine di film francesi tra cui “Fanfan la Tulipe” di Christian Jaque e “La carrozza d’oro” di Jean Renoir. Ed ancora film di genere come il western “Per qualche dollaro in più” di Sergio Leone ed opere d’autore di grande impegno, come “Ludwig” di Luchino Visconti, “Novecento” di Bernardo Bertolucci, “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini, “Once upon a time in America” di Leone.

Tra le produzioni internazionali: “The last emperor” di Bertolucci, “The adventures of Baron Munchausen” di Terry Gilliam, “The godfather, part III” di Francis F. Coppola, “Cliffhanger” di Renny Harlin, “The English patient” di Anthony Minghella, fino a “Gangs of New York” di Martin Scorsese che confermò il sodalizio tra Scorsese e lo scenografo Dante Ferretti, dopo il primo incontro avvenuto proprio a Cinecittà sul set di “La città delle donne” (1980) di Fellini.

Ed è proprio al regista italiano 5 volte premio Oscar che lo scorso anno, nel ventennale dalla sua morte, veniva intitolato il Teatro 5 di Cinecittà, il più grande d’Europa, mentre Chopard, già attento e sensibile partner di Cinecittà Studios e Luce-Cinecittà, dedicava un evento ispirato a “La Strada”.

Tra le ultime produzioni realizzate negli studi di Cinecittà: “We have a Pope” di Nanni Moretti, “To Rome with Love” di Woody Allen, “Romeo & Juliet” di Carlo Carlei, “Borgia I – II” (Tv series), “The Third Person” di Paul Haggis e “Everest” di Baltasar Kormakur.

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