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Festival di Roma 2012: arrivano “Il cecchino” francese di Placido e la chirurgia estetica di Corsicato

Dalla nostra inviata Marilena Vinci. Diario del quarto giorno.

Secondo film italiano in concorso oggi al Festival Internazionale del Film di Roma, dov’è stato presentato ‘Il volto di un’altra’ di Pappi Corsicato, con Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Iaia Forte e Lino Guanciale. Il regista napoletano firma, con il suo consueto stile, eccentrico e sopra le righe, una commedia sulla chirurgia estetica e sull’apparenza; una storia in cui un’incidente può trasformarsi in una miniera d’oro e in cui Corsicato fa una tagliente satira sulla società ossessionata dalla celebrità e dalla perfezione estetica. “Il film vuole trasmettere il messaggio che in fondo essere e apparire, al giorno d’oggi, sono un po’ la stessa cosa”, ha spiegato Laura Chiatti in conferenza stampa, confessando poi di essere ricorsa alla chirurgia estetica proprio dopo questo lavoro: “Odio abusare di qualcosa e chi ha abusato della chirurgia estetica, per quanto mi riguarda sono ricorsa ad un piccolo intervento anche io, avevo perso 4 chili dimagrendo con il lavoro e ho deciso di rifarmi il seno”.
“Il mio film è una satira di costume ambientata di una clinica di chirurgia estetica bella, dove tutto appare allegro e piacevole. – ha spiegato Corsicato – Questo è il punto da cui parto per il mio film, oltre a un inizio in cui tutti i ricoverati camminano fasciati in un bosco come gli zombie di ‘La notte dei morti viventi'”.
‘Il volto di un’altra’, che è stato applaudito alla proiezione per la stampa, uscirà nelle sale italiane a febbraio 2013 distribuito da Officine Ubu.

In concorso è passato anche ‘Marfa Girl’, un altro ritratto sulla gioventù americana di Larry Clark tra sesso, droga, arte e razzismo che non è piaciuto alla critica. “Questo è un film sulla vita vera, sulla vita interiore che tutti noi abbiamo dentro; – ha detto il regista – dietro ogni storia ce n’è un’altra e a me interessava raccontare le storie nascoste, quello che c’è dietro ai personaggi”. Clark ha raccontato di aver effettuato il casting in parte via Skype ed ha mandato a quel paese Hollywood dichiarando: “Io non faccio i film per soldi ma perché devo farli. Fuck Hollywood”.

Al Festival oggi è stata anche la giornata di Michele Placido, che ha presentato fuori concorso ‘Il Cecchino’ (Le Guetteur), film poliziesco francese di cui gli è stata affidata la regia e in cui dirige, oltre a Daniel Auteuil a Mathieu Kassovitz, anche la figlia Violante e Luca Argentero. La pellicola, che è già uscita in Francia e che vedremo anche nelle sale italiane in primavera, è una coproduzione Francia-Italia-Belgio, prodotta in Italia da Rai Cinema e distribuita da 01 Distribution. Placido non si sente un regista migrante ma afferma che gli piacerebbe fare del cinema civile in Italia, parlare della nostra storia, più o meno recente, analizzarla come non si è più fatto dai tempi di Rosi e Petri. “Il Governo non ha ancora dato segnali sufficienti in tal senso. – ha detto – Io credo che se si vogliono dare sul serio segnali di cambiamento, bisogna partire proprio della cultura”.

Intanto a Roma è arrivato Sylvester Stallone che stamattina ha ricevuto in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno la Lupa capitolina, simbolo della città. Dopo un bagno di flash Stallone si è diretto al Teatro Tor Bella Monaca, dove ha incontrato i fan e i cittadini del popolare quartiere romano.

Domani all’Auditorium è il Twilight Day, in cui ci sarà l’anteprima (senza attori) di ‘Breaking Dawn Part 2’ (in sala dal 14 novembre distribuito da Eagle Pictures), anticipata da una maratona con quiz e letture e la presentazione della nuova saga per ragazzi ‘Beautiful Creatures’.

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