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Festival di Roma 2014: gli Spandau Ballet e le prime quattro anteprime

Spandau Ballet press session 2014Roma, 22 Settembre 2014 – “Spandau Ballet: Il Film – Soul Boys of the Western World” di George Hencken sarà presentato nel corso della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che si svolgerà dal 16 al 25 ottobre 2014 con la direzione artistica di Marco Müller. Grazie alla collaborazione con Nexo Digital e Feltrinelli Real Cinema, il prossimo 20 ottobre i cinque componenti del gruppo – Tony Hadley, Steve Norman, John Keeble, Martin e Gary Kemp – saranno sul red carpet del Festival e presenteranno al pubblico dell’Auditorium Parco della Musica il loro film, che sarà nelle sale italiane solo il 21 e 22 ottobre. L’opera prima di George Hencken – produttrice di pluripremiati video musicali, film concerto, documentari su alcune figure chiave della scena musicale moderna e contemporanea come Jimi Hendrix, Sex Pistols, Madness, Dr. Feelgood – narra la repentina ascesa e il successivo declino degli Spandau Ballet, band di ragazzi della classe operaia londinese divenuta simbolo di un’intera generazione.

La nona edizione del Festival di Roma ospiterà inoltre nella selezione “Cinema d’Oggi” le opere di quattro nuove voci del cinema mondiale.

“Shier gongmin” (12 Citizens) è il primo lungometraggio del pluripremiato regista teatrale cinese Xu Ang, il più giovane ad aver ricoperto questo ruolo presso il Teatro d’Arte Popolare di Pechino, campione d’incassi per il suo spettacolo “Il dolore della commedia”.

“Wir sind jung, wir sind stärk” (We Are Young, We Are Strong) è diretto da Burhan Qurbani, il regista tedesco di origini afgane premiato in concorso al Festival di Berlino per Shahada, suo primo lungometraggio realizzato come tesi di laurea. Ambientato durante la rivolta xenofoba del 1992 a Rostock, Wir sind jung, wir sind stärk, opera seconda di Qurbani, racconta i sanguinosi scontri attraverso lo sguardo dei tre protagonisti.

“Lucifer”, il nuovo lavoro del giovane autore fiammingo Gust van Den Berghe, che ha esordito alla regia con due lungometraggi, entrambi presentati alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes. Nel film in caduta dal Paradiso all’Inferno, irrompe nella vita di una famiglia messicana, sconvolgendone gli equilibri e dimostrando quanto sia labile il confine tra il bene e il male.

Dopo il successo del film d’esordio “This Very Moment”, presentato in concorso al Festival di Berlino, e dei successivi “I am Guilty” e “The City Below”, entrambi a Cannes nella sezione Un Certain Regard, Christoph Hochhaüsler torna alla regia con “Die Lügen der Sieger” (The Lies of the Victors), thriller investigativo-spionistico ad alta tensione che punta il dito contro l’attuale primato economico della Germania e gli episodi di corruzione all’interno del suo sistema politico.

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