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MIA: terza giornata tra digital market, copyright, remake, showrunner, cinema e tv

Contenuti e dichiarazioni della terza giornata di MIA, Mercato Internazionale dell’Audiovisivo

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Roma, 22 ottobre 2016 – Conclusa la terza giornata di MIA, il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, in programma dal 20 al 24 ottobre durante la Festa del Cinema di Roma.

Premio Sunnisyde of the DOC – Arts&Culture Pitching Forum MIA DOC

Il progetto “Movie Maestro” selezionato al MIA DOC – Arts&Culture Pitching Forum 2016 riceve il Premio “Sunnyside of the DOC”, da quest’anno prestigioso partner del MIA DOC. Il progetto “Movie Maestro” grazie a questo riconoscimento avrà la possibilità di partecipare al prestigioso mercato francese “La Rochelle” ed essere presentato nella selezione ufficiale dell’edizione Sunnyside 2017.

La commissione europea e l’industria dell’audiovisivo

I professionisti dell’audiovisivo si sono confrontati oggi al MIA, il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, a seguito del dialogo iniziato a Venezia sui temi dell’industria, sui provvedimenti relativi al digital market e su altri importanti provvedimenti del settore, come la riforma del copyright e il regolamento sulla portabilità.

Silvia Costa, Presidente Commissione Educazione e Cultura – Parlamento Europeo, ha trattato in particolare il tema delle normative che si stanno delineando nel Parlamento Europeo: “Il tema è come in Europa, anche con la nuova direttiva sui servizi audiovisivi e su quella che verrà sul copyright, ci si renda conto che da un lato si deve valorizzare la produzione culturale audiovisiva europea, la distribuzione e anche la diversità culturale, e dall’altro dare maggiore competitività all’Europa verso il resto del mondo. L’Italia è centrale in questo ragionamento, è una delle più forti industrie culturali audiovisive, anche se con delle difficoltà. Le nuove regole che si stanno definendo nel Parlamento Europeo, su proposta della Commissione Europea, riguardano in particolare il tema del rapporto del mondo produttivo audiovisivo con le piattaforme e con i servizi VOD (video on demand). Altra priorità è rafforzare per l’online anche le tutele fondamentali, come quella dei minori e quella rispetto a contenuti illeciti e illegali”.

Roberto Viola, Direttore Generale DG Connect Commissione Europea, ha dichiarato: “Vogliamo cercare di avvicinare l’Europa alle istanze del settore, l’intenzione è dare l’opportunità ai cittadini europei di cogliere la rivoluzione in atto, la ‘rivoluzione digitale’, e all’impresa europea di esserne protagonista. Il settore culturale ha due anime: da un lato ha un carattere commeriale, dall’altro rappresenta lo spirito della cultura europa, che però deve avere un mercato che la sostenga. I numeri che arrivano dal mondo americano sono impressionanti: c’è un boom reale delle serie televisive e di molti tipi di prodotti audiovisuali. Stiamo assistendo quindi ad una nuova apertura del mercato dell’audiovisivo e vogliamo che l’industria europea e italiana ne faccia parte”.

Nicola Borrelli, DG Cinema MiBACT, ha posto l’accento sul cambiamento del settore audiovisivo in Europa: “Il mondo cinematografico e dell’audiovisivo è in profondo cambiamento, e anche le regole a livello europeo stanno cambiando. I servizi media-audiovisivi, il copyright, la diffusione via satellite, la portabilità e il geoblocking sono questioni che devono essere definite innanzitutto a livello comunitario e poi trasferite a livello nazionale perché le tematiche europee sono anche quelle italiane. Noi presidiamo a livello di istituzioni europee consci che da lì viene il nostro futuro”.

Remake it! – MIA CINEMA

Il panel vuole sollevare l’attenzione sul crescente mercato dei remake: la vendita dei diritti di storie che hanno avuto successo in madrepatria e che hanno il potenziale per avere successo con il pubblico mondiale. Si confrontano professionisti del settore italiani e internazionali scambiandosi esperienze e discutendo gli aspetti legali, commerciali e creativi dei remake.

Alessandro Usai della Colorado Film porta come esempio del grande lavoro dei remake “I Babysitter”: “Proprio come accade per i testi teatrali o le cover musicali, i ‘remake’ cinematografici costituiscono a mio avviso una grande opportunità di sviluppo della creatività. Il vantaggio è quello di partire da una storia forte che ha già dimostrato di funzionare in un altro mercato. Da quella base di partenza poi c’è tutta la possibilità per sceneggiatori, regista e attori di attuare le modifiche e possibilmente i miglioramenti che rendano la storia ed i dialoghi adatti al contesto italiano. In questi anni abbiamo prodotto con soddisfazione diversi remakes e adattamenti, l’ultimo dei quali il film ‘I Babysitter’, attualmente in sala, ispirato dal film francese ‘Babysitting’ ”.

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Masterclass con Tim Kring e Gina Gardini – MIA TV

Lo Showrunner è una figura chiave nei successi della moderna televisione americana: un produttore creativo capace di occuparsi sia dell’aspetto economico e industriale che del lato artistico.

L’incontro con Tim Kring regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, showrunner e creatore di serie televisive come “Heroes”, “Touch” e “Crossing Jordan”, e Gina Gardini, produttrice per Cattleya di diversi film e serie di successo come “Romanzo Criminale” e “Gomorra” è essenziale per comprendere perché lo showrunner sia oggi negli Stati Uniti come in Italia la figura chiave per garantire il successo di una serie televisiva. In qualità di produttore creativo, lo showrunner va a colmare la distanza tra regista e produttore, risolvendo la dicotomia tra l’aspetto artistico-esecutivo e quello produttivo-imprenditoriale.

Tim Kring dichiara: “Alcuni show come ‘Lost’ o ‘Heroes’ si sono rivelati delle esperienze incredibili, quando si sono potuti vedere tutti insieme, una puntata dopo l’altra, invece di aspettare una settimana. E credo che questo tipo di narrazione abbia colpito al cuore gli spettatori, tanto che hanno iniziato a vivere le serie televisive proprio come dei romanzi. E’ entrato nel linguaggio quotidiano chiedersi: ‘La stai vedendo quella o quell’altra serie tv?’. Questo modo di vivere le serie è quello di un’esperienza profonda, una reale immersione nella storia che soddisfa la nostra ‘dipendenza’ e la nostra curiosità nel conoscere gli sviluppi del racconto. Il ruolo dello showrunner va dallo scrivere lo script al montaggio del prodotto finito e il suo obiettivo è di consegnare un episodio che sia il più possibile vicino a quello che volevi esprimere. Dicono spesso che il mio ruolo è come quello di un conducente di un treno, ma se mi devo definire direi che sono più come il cane che corre abbaiando dietro al treno che sta inseguendo. Tutte le voci hanno bisogno di essere ascoltate e come showrunner hai bisogno che le persone aggiungano anche la loro ‘voce’ alla tua idea di show, ma ogni show ha il suo linguaggio e solo quando tutte le persone intorno a te hanno interiorizzato la ‘voce dello show’ parleranno la stessa lingua”.

Gina Gardini di Cattleya ha dichiarato: “In Italia il sistema è completamente differente. Non è la scrittura a portare avanti il progetto bensì il binomio produzione- regia. Il produttore è la persona che è capace di portare avanti un prodotto dall’idea alla messa in onda in televisione. È quella persona capace di prendersi cura di ogni aspetto del progetto. Quando immagini una serie è fondamentale averne una visione chiara, rispettare il format, stabilire un tono e avere la certezza che tutte le persone chiave dello show condividano la tua stessa visione”.

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Case Study sulla tv italiana – Montalbano

Nicola Serra di Palomar ha illustrato il percorso di Montalbano: “In vent’anni di storia di Montalbano, la serie tv del famoso commissario è stata venduta in oltre 60 paesi, che ne hanno decretato il suo ruolo da protagonista nella storia della fiction italiana. In Italia la serie tv ha registrato oltre 11 milioni di spettatori con l’incredibile media di share del 42%. Il prequel della serie ‘Il Giovane Montalbano’ è stato venduto in 30 paesi registrando in Italia i 7 milioni di spettatori in prime time con una media di share di oltre il 30% ed è stato acclamato anche dalla critica inglese”.

Per Max Gusberti gli elementi che hanno caratterizzato il successo della serie a livello internazionale sono stati “La lingua di Camilleri e quindi l’utillizzo del dialetto, il legame del protagonista con il territorio e con una città immaginaria ma metaforica della cultura siciliana e la costruzione di un personaggio dal carattere straordinario e unico, sia nelle pagine letterarie sia nella fiction”.

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 La cultura nella televisione pubblica: La Bella e la Bestia? – MIA TV

La cultura è ancora “programmazione di nicchia” per un pubblico ristretto? Attirare spettatori con un palinsesto culturale spesso è una sfida. Qual è il ruolo che le emittenti pubbliche giocano o dovrebbero giocare quando si tratta dei documentari culturali? Un’intensa discussione con i broadcaster da Canada, Stati Uniti, Francia, Germania ed Italia.

Nick Fraser di Yaddo si è posto una domanda chiave relativa all’incontro: “Qual è la responsabilità del servizio pubblico nell’educare i cittadini? Qualche giorno fa con l’assegnazione del premio Nobel per la Letteratura a Bob Dylan ho realizzato che sulla BBC non si è parlato quasi per niente della notizia, nonostante i testi di Dylan rappresentino il contributo più prezioso alla cultura della mia generazione. Questo episodio mi ha convinto del fatto che è necessario ripensare il significato di servizio pubblico”.

Piero Corsini, responsabile del canale Rai World, ha messo l’accento sull’importanza dell’evoluzione del sistema televisivo: “Alla fine degli anni ’50 con l’avvento della televisione tutti temevamo che il cinema sarebbe ‘scomparso’, mentre invece continua ad avere seguito. Il cinema, così come la televisione, continuano a evolversi, e l’elemento chiave è nel contenuto. A dominare è il contenuto. La televisione pubblica come la Rai in Italia è rivolta ai cittadini, e le serie tv come la recentissima ‘I Medici’, che ha totalizzato uno share del 30%, è la prova che forse stiamo andando nella direzione giusta”.

Georges Amar della Societe Radio Canada ha dichiarato: “L’arte e la cultura sono molto importanti per il nostro network e molto seguiti. Abbiamo dedicato a questi temi spazi importanti che purtroppo però non sono sufficienti. In ogni caso una delle nostre priorità è sempre cercare di accontentare sia gli ascoltatori più giovani che quelli più anziani”.

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MIAMercato Internazionale Audiovisivo, che si terrà dal 20 al 24 ottobre 2016 durante la Festa del Cinema di Roma, è un brand dell’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche (ANICA) e dell’Associazione Produttori Televisivi (APT). Ente attuatore di MIA è Fondazione Cinema per Roma. All’interno del Comitato Editoriale di MIA, le associazioni 100autori, ANICA, APT, Cartoon it, Italian Film Commissions, UNEFA contribuiscono a trasferire all’interno del mercato le esigenze e il knowledge sul mercato internazionale affinché MIA possa essere uno strumento flessibile ed efficace e rispondere ai bisogni attuali dell’industria italiana. MIA è prodotto con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico e di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, co-finanziato dal Programma Creative Europe-Media, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e da Luce-Cinecittà e sostenuto dalla Roma Lazio Film Commission. Tra i suoi partner, l’Hotel Boscolo Exedra, Rai Com e WCP Media Services sul progetto videolibrary.

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