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Alice nella Città, presentato “Maternal” di Maura Delpero

Premiato a Locarno e Annecy, unico film italiano in Panorama Internazionale

Dopo i quattro riconoscimenti al Festival di Locarno e il recente Premio del Pubblico al Festival di Annecy, “Maternal” di Maura Delpero arriva anche ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, come unico film italiano in Concorso nella sezione Panorama Internazionale.

L’Hogar, un centro religioso italo-argentino per ragazze madri, è un luogo paradossale in cui la maternità precoce di giovani madri adolescenti convive con il voto di castità delle suore che le hanno accolte, tra regole rigide e amore cristiano. Suor Paola è una giovane suora appena arrivata a Buenos Aires dall’Italia per finire il noviziato e prendere i voti perpetui. Lu e Fati, entrambe diciassettenni, sono bambine bruscamente trasformate in madri. Tre donne diverse che influenzeranno reciprocamente le proprie vite e il proprio rapporto con la maternità.

Con Lidiya LibermanDenise Carrizo, Agustina MalaleIsabella Cilia, Alan RivasLivia Fernán, Marta Lubos, Renata Palminiello.

“Maternal” è una produzione dispàrteVivo film con Rai Cinema, in coproduzione con Campo Cine.

La regista Maura Delpero è nata a Bolzano. Dopo il percorso in lettere all’Università degli Studi di Bologna e all’Université Paris IV-Sorbonne, si forma in drammaturgia a Buenos Aires. Il suo primo documentario, “Signori Professori”, vince il Premio Avanti! e il Premio UCCA al 26° Torino Film Festival. Nel 2011 è selezionata per la Locarno Summer School.

La sceneggiatura del suo film successivo, “Nadea e Sveta”, ottiene la Menzione della Giuria del Premio Solinas – Documentario per il Cinema. Il film vince, tra gli altri, il Premio Cipputi al 30° Torino Film Festival e il Premio per il miglior film sui diritti umani al 32° Festival Internazionale Cinematografico dell’Uruguay, e riceve una candidatura al David di Donatello.

Per quattro anni ha insegnato cinema in un centro di accoglienza per ragazze madri di Buenos Aires: un’esperienza che l’ha ispirata nella realizzazione del suo primo lungometraggio di finzione, “Maternal”.

 

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