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“La pazza della porta accanto” al Torino Film Festival 2013

“La pazza della porta accanto – Conversazione con Alda Merini”, video ritratto realizzato da Antonietta De Lillo per Marechiarofilm in collaborazione con Rai Cinema, verrà presentato domenica 24 novembre al Torino Film Festival, al cinema Massimo alle ore 15, come proiezione inaugurale della sezione “E intanto in Italia”, una vetrina che presenta cosa accade nel panorama del cinema italiano.

“La pazza della porta accanto” è frutto di un certosino lavoro di recupero e nuovo montaggio del materiale girato nel giugno del 1995 durante una lunga conversazione con Alda Merini nella sua casa di Milano. La poetessa racconta la propria vita in una narrazione intima e familiare, soffermandosi sui momenti più significativi della sua esistenza: l’infanzia, la sua femminilità, gli amori, l’esperienza della maternità, il rapporto con i figli, la follia e la sua lucida riflessione sulla poesia e sull’arte. Il suo volto, i dettagli degli occhi, delle mani, compongono un ritratto dell’artista senza nascondere le contraddizioni che hanno caratterizzato la vita e le opere di una tra le più importanti e note figure letterarie del secolo scorso.

“La pazza della porta accanto” sarà proiettato al Cinema Massimo anche lunedì 25 novembre alle 12 e sabato 30 novembre alle 15.

La presentazione del documentario sarà anche l’occasione per parlare con Antonietta De Lillo di “Oggi Insieme Domani Anche”, secondo progetto partecipato della Marechiarofilm attualmente in post-produzione, e per mostrare in chiusura dell’incontro “Frammenti d’amore per OIDA film partecipato”, una selezione di contributi di diversa natura che andranno a comporre il film partecipato.
La scelta dei contributi presentati metterà in evidenza quella che è la particolarità del progetto rispetto alle altre forme di crowdsourcing: accanto alla raccolta di materiali reperiti sul web o inviati dai partecipanti, aggregare creatività diverse per realizzare anche opere autonome che lascino spazio all’individualità e alla sensibilità dei singoli autori.

 

 

 

 

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