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Venezia 70: un’apertura spaziale con “Gravity”

Dalla nostra inviata, Marilena Vinci – Primo giorno

Con l’atteso “Gravity” ed un generoso red carpet di cui sono stati protagonisti Sandra Bullock e George Clooney si è aperta ieri la 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film di fantascienza di Alfonso Cuarón è stato apprezzato dalla stampa e i fan di Mr. Clooney non possono certo lamentarsi: lui e la Bullock si sono concessi agli ammiratori sul tappeto rosso per quasi mezz’ora prima di entrare in sala per la cerimonia di apertura presentata dall’ex modella Eva Riccobono, madrina quest’anno della Mostra.

La mattina, in conferenza stampa, la Bullock ha confessato che girare “Gravity” non è stato una passeggiata: “riprese in condizioni estreme, piena di cavi, da sola. Ce la dovevo fare, la storia raccontata nel film valeva tanto. Alla fine posso dire di aver vissuto un’esperienza fisica ed emotiva incredibile”. Nel film sembra diversa dall’immagine a cui siamo abituati a vederla perché, spiega, “certi dolori, come la perdita di un caro, ti cambiano anche fisicamente”.

Anche Clooney ammette la difficoltà nel girare un film del genere, ambientato nello spazio e con un solo personaggio con cui interloquire ma confessa, con il sul solito sarcarsmo, “Sandra ha avuto compito più difficile, io ho bevuto tanto, come il mio personaggio, e mi sono calato nel ruolo”.
Con lo spazio però l’attore ha dimestichezza: qualche tempo fa racconta di aver comprato un satellite che controlla il Sudan per sorvegliare gli orrori che avvengono nella regione sudanese del Darfur per la quale è da sempre impegnato. “Ho comprato una spia in un satellite per controllare il Sudan, sapere e vedere le atrocità che si compiono lì. – Ha spiegato – E’ stato un successo, anche se quando ci sono le nuvole ci vogliono i raggi infrarossi”. All’inevitabile domanda sulla Siria però, inaspettatamente per lui che è da sempre impegnato socialmente e ambasciatore ONU per la pace, non risponde: “Mi aspettavo questa domanda e anche una su Ben Affleck nel ruolo di Batman – replica ridendo -. Ma devo dire che per la Siria non credo di avere una risposta”.

La prima giornata della Mostra ha poi proposto due interessanti film nell’ambito delle Giornate degli Autori: “La Belle Vie” di Jean Denizot e “Gerontophilia” del controverso regista e fotografo canadese Bruce LaBruce, che racconta la relazione tra un ottantenne, ospite di una casa di riposo, ed un ragazzo di diciotto anni che lavora come assistente nella stessa struttura.

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SPECIALE
70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
28 agosto – 7 settembre 2013

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