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Venezia 70: Silvia Costa (PD), “Dalla nuova programmazione europea, una marcia in più per il cinema”

Nella giornata dedicata al Premio Lux, l’eurodeputata e relatrice di Europa Creativa 2014-2020 fa il punto sulle novità del programma, al voto definitivo in autunno

Venezia, 5 settembre 2013 – Il negoziato è in dirittura d’arrivo. Il prossimo 17 settembre Europa Creativa, il programma comunitario che stabilisce misure e stanziamenti per la cultura e la creatività nell’Unione, sarà all’ultimo voto in Commissione Cultura, per essere poi definitivamente approvato dal Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria tra ottobre e novembre.

Dal 2014, dunque, si aprirà un’altra pagina per il settore culturale e creativo in Europa, non senza importanti novità. A spiegarlo, in occasione degli incontri di oggi dedicati al Premio Lux, il riconoscimento cinematografico assegnato dal Parlamento Europeo e ospitato a Venezia dalle Giornate degli Autori, è la relatrice del programma, l’eurodeputata PD Silvia Costa: “Siamo alla fine di un lungo impegno, fatto di ascolto e collaborazione con operatori e stakeholder – ha dichiarato Costa – il cui obiettivo è stato fin dall’inizio quello di rendere cultura e creatività protagoniste nell’agenda europea: ci siamo riusciti”.

“Nonostante il taglio di 40 miliardi imposto dal Consiglio Europeo al nuovo ciclo di programmazione, che ha inevitabilmente investito anche Europa Creativa – ha continuato Silvia Costa – l’impianto generale del programma non è stato messo in discussione: per il settore arriveranno circa 1,463 miliardi di euro suddivisi tra i subprogrammi MEDIA (56%), Cultura (31%), tra loro distinti, e uno strand transettoriale (13%) all’interno del quale è prevista un’importante novità, e cioè uno strumento di garanzia europea dei prestiti per le medie, piccole e medie imprese che potranno finalmente vedere agevolate le loro possibilità di accesso al credito. Una vera e propria sfida nel terreno ancora troppo poco esplorato dell’interlocuzione tra istituzioni finanziarie e imprese creative, di cui l’Europa si farà promotrice e garante”.

E per il cinema? “Le novità sono tante – spiega Costa – a partire dal sostegno esplicitamente previsto dal programma per lo sviluppo delle opere audiovisive con ‘potenziale transnazionale’: film, documentari, fiction, prodotti multimediali o di animazione. Europa Creativa supporta i produttori indipendenti e le coproduzioni europee e internazionali, la circolazione e la distribuzione di film europei e non nazionali nelle sale e su altre piattaforme, anche attraverso il sostegno al doppiaggio, la sottotitolazione e l’audiodescrizione. Le azioni del programma guardano anche oltre i confini europei: come accaduto con l’esperienza di MEDIA Mundus, intendiamo facilitare la circolazione di prodotti europei a livello internazionale attraverso progetti di cooperazione”.

Sostegno previsto anche per le sale cinematografiche che programmano una quota significativa di film europei e per tutte le iniziative che valorizzino la diversità culturale, come festival o altri eventi. Obiettivo non secondario l’ampliamento e la formazione del pubblico, anche quello svantaggiato “che passa anche – aggiunge Silvia Costa – attraverso il supporto alle attività di film literacy che possono essere realizzate da cineteche, videoteche e altri soggetti che conservano e promuovono il patrimonio culturale e cinematografico”.

Un’attenzione particolare riservata ai professionisti del settore, soprattutto i più giovani: “Per loro il programma prevede uno specifico supporto nell’acquisizione di competenze, con particolare riferimento alle tecnologie digitali, attraverso reti e piattaforme di scambio, e il sostegno al più ampio accesso possibile a mercati ed eventi europei, anche attraverso la rete. Europa Creativa – segnala l’eurodeputata – sosterrà le azioni innovative e i nuovi modelli di business specie nelle aree influenzate dal digitale”.

Globalizzazione, digitalizzazione, frammentazione del mercato e accesso al credito: tutte sfide raccolte e rilanciata dalla nuova programmazione. “Non può essere diversamente – dice Costa – per un comparto come quello delle industrie culturali e creative che rappresenta oltre il 7% del PIL europeo”.

“La consapevolezza dell’importanza di questo settore e della risorsa – inesauribile – che la cultura rappresenta per la nostra comunità ha accompagnato questo lungo percorso e animato diverse battaglie come quella, promossa e vinta in Parlamento Europeo dalla delegazione PD, per l’eccezione culturale negli accordi commerciali UE-USA – ha ricordato Silvia Costa – condizione imprescindibile per la tutela della diversità culturale e fondamentale in particolare per il nostro cinema”.

Sul fronte nazionale, Costa ritiene “L’Italia sulla strada giusta, con il rifinanziamento del tax credit per la spinta alla digitalizzazione contenute nel decreto legge Valore Cultura. L’impegno ad un maggior coordinamento verticale e orizzontale tra Regioni e Ministeri interessati potrà fare la differenza – osserva Silvia Costa – anche per lo sviluppo di una strategia più incisiva di utilizzo delle risorse europee”.

 

 

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