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“Fango e Gloria” a Venezia 71

pp-Fango-e-Gloria-La-Grande-Guerra-2014Venezia, 28 Agosto 2014– Oggi a Venezia al Teatro Goldoni alla presenza del Ministro della Difesa, viene presentato “Fango e Gloria” di Leonardo Tiberi un film realizzato nell’anno del centenario della Grande Guerra prodotto da Baires Produzioni in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà, la Regione del Veneto e il Gruppo Banco Desio.

“Fango e Gloria”, è un’opera pensata soprattutto come strumento didattico e divulgativo, utile per avvicinare i giovani e il pubblico in modo più diretto – come sono appunto le immagini – a quella prima grande guerra combattuta da interventisti e pacifisti, da socialisti e nazionalisti, da analfabeti e grandi intellettuali. Un conflitto al quale, non bisogna dimenticare, hanno preso parte sei milioni di italiani, con circa 800mila morti tra caduti in battaglia e vittime civili.

“‘Fango e Gloria’ racconta quella guerra con uno stile narrativo particolare e inedito. Il film infatti è costruito con fiction e filmati di repertorio che interagiscono continuamente tra loro – dichiara il regista – al punto che il repertorio non rappresenta più, com’è prassi, solo e unicamente il passato, il dato di fatto, la fredda ed inoppugnabile testimonianza dell’accaduto, ma entra ed esce dalla ricostruzione di fantasia sostanziandola del pathos della realtà e imprimendole il marchio della verosimiglianza”.

Il film narra le vicende di tanti giovani coinvolti in quel tragico evento, giovani pieni di speranze e in attesa di un futuro che non riusciranno a vivere. Protagonista è Mario con la sua innocente storia d’amore insieme ad Agnese. E’ la storia di un ragazzo: il Milite Ignoto, simbolo di tutti coloro che sono morti e che non sono mai stati identificati.

Il film è realizzato con immagini di fiction montate insieme a inediti e materiali di repertorio dell’Archivio Storico Luce, sottoposti a procedimento di colorazione e sonorizzazione.

“I personaggi migrano dal girato che li rappresenta e li genera al mondo del repertorio e viceversa. Per realizzare tutto ciò, per compenetrare al massimo girato e repertorio, – conclude Tiberi – mi sono posto come primo obiettivo quello di ‘attualizzare’ i filmati storici, vale a dire renderli fruibili come fossero stati girati oggi e non un secolo fa. Nei laboratori del Luce e in altri altamente specializzati le preziose pellicole dell’Archivio Storico sono state quindi scansionate in Alta Definizione, restaurate da graffi e macchie, acquisite in digitale, variando la velocità di scorrimento, per eliminare le fluttuazioni ondulatorie che avevano le macchine da presa dell’epoca e che provocavano i movimenti accelerati e ridicoli a cui siamo abituati”.

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