Il ministro della cultura iraniano, Mohammad Hosseini, ha accusato il Festival di Cannes di essere diventato uno strumento di propaganda politica mostrando al pubblico i film di due registi che sostengono l’opposizione. Il riferimento è alle opere di Jafar Panahi e Mohammad Rasoulof. Lo scorso dicembre un tribunale iraniano ha condannato entrambi a 6 anni di carcere e ha vietato loro di girare nuovi film per 20 anni. I due al momento sono liberi su cauzione in attesa dell’appello. (AGI)