Nella foto Maya Sansa in “Red Snake”
“Ero in aeroporto in fila per i controlli di sicurezza, ha squillato il telefono, non ho riconosciuto il numero e volevo ignorarlo. Poi ho pensato che poteva trattarsi della scuola di mia figlia e ho risposto. Era un giovane produttore, gli ho detto ‘resti in linea’ e ho passato il telefono sotto i raggi X. L’ho ripreso e mi ha chiesto di leggere sull’aereo il copione che mi avrebbe mandato perché aveva bisogno di una risposta appena scendevo”.
La risposta è stata sì. Ed è così che Maya Sansa è diventata parte di una brigata internazionale composta da sole donne, pronte a lottare contro l’Isis, in “Red Snake” (Soeurs d’Armes, Sisters in Arms), un film del 2019 diretto dalla scrittrice, giornalista, regista e femminista francese Caroline Fourest, disponibile su Sky dal 21 febbraio 2021.
(Estratto dall’intervista per Marie Claire, maggio 2020)
L’attrice italiana Maya Sansa è tra le protagoniste del film, insieme a Dilan Gwyn, Amira Casar, Camélia Jordana, Esther Garrel, Nanna Blondell e Noush Skaugen.
La giovane Yazidi, Zara, è stata rapita e venduta come schiava sessuale a un guerrigliero jihādista. La ragazza spinta dalla volontà di salvare il fratello, tenuto prigioniero e addestrato per diventare un bimbo soldato, riesce miracolosamente a scappare. Sceglie la strada delle armi e si unisce a una squadra di combattenti donne molto temute e determinate a lottare contro i guerriglieri dell’Isis. Di origini e religioni diverse, queste coraggiose donne hanno dolorose ferite da sanare. Nel corso di tanti agguati condurranno una guerra epica contro questa fanatica ideologia e scopriranno il gran potere che hanno sui militanti jihādisti, terrorizzati all’idea di essere uccisi da donne.
La giornalista e documentarista Caroline Fourest prende spunto dall’incredibile storia vera di Nadia Murad, Nobel per la Pace 2018, scegliendo di raccontare come le guerre al terrorismo non le combattono solo gli uomini, bensì chiunque abbia dentro di sé un desiderio di giustizia.
