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Premio Solinas per la Migliore Sceneggiatura: menzioni speciali a “Dai, Ringo!”, “Hybris” e “L’Uomo e il Bambino”

Si è svolta domenica 28 marzo in videoconferenza Zoom e in differita streaming sul portale premiosolinas.artchivio.net la manifestazione di premiazione della seconda fase del Premio Franco Solinas 2020 per la Migliore Sceneggiatura.

Le sei sceneggiature – “Dai, Ringo!” di Edoardo Puma, “Hybris” di Vincenzo Cascone ed Eleonora Galasso, “L’Uomo e il Bambino” di Riccardo Cincotto, “Lo Sconsegnato” di Marco Borromei e Margherita Panizon, “Menocentonovantaseigradi” di Emanuele Sana, “Sophie” di Mattia Caprilli – prodotte dagli Autori vincitori delle Borse di Sviluppo della prima fase del concorso, sono state valutate con dedizione e serietà dalla Giuria composta da: Pedro Armocida, Mariangela Barbanente, Carolina Cavalli, Teresa Cavina, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Valentina Gaddi, Annamaria Granatello, Marcello Izzo, Laura Luchetti, Ilaria Macchia, Michele Pellegrini, Laura Pugno, Domenico Rafele, Roberto Scarpetti, Massimo Torre, Lorenzo Vignolo, Stefano Voltaggio.

“La discussione tra i giurati è stata intensa e appassionata, è stato apprezzato il grande lavoro che tutti gli Autori hanno compiuto nell’arco di pochi mesi – dichiara Annamaria Granatello, Presidente e Direttrice del Premio Solinas – Non è di certo facile passare in breve tempo da un soggetto di dieci pagine ad una trasposizione in sceneggiatura, ciò nonostante ogni Autore, a suo modo, ha vinto la sfida. La Giuria, chiamata a selezionare la sceneggiatura migliore cui assegnare il Premio più prestigioso d’Italia, ha preso atto che nessuna delle sceneggiature in Concorso aveva la compiutezza e l’eccellenza necessari per ambire al Premio. È stata la discussione analitica, appassionata e generosa su ogni singolo progetto che ha portato la Giura a decidere di non assegnare il Premio e di trasformare la dotazione in denaro di 9.000 euro del Premio Franco Solinas in tre menzioni speciali, atte a segnalare una pluralità di storie, di talenti, di sguardi e di voci nuove al mercato della produzione. Ognuno di questi progetti ha una sua peculiarità e una sua originalità da valorizzare con uno sviluppo più attento finalizzato alla realizzazione dei film”.

Le tre menzioni speciali del Premio Franco Solinas 2020 di 3.000 euro ciascuna sono state consegnate a:

“Dai, Ringo!” di Edoardo Puma, con la seguente motivazione: “Per la originalità trascinante del personaggio di Rinosh detto Ringo, immigrato albanese in Italia da venti anni, che si muove in un mondo periferico, marginale e degradato, raccontato però con uno sguardo privo di giudizi e moralità. Un mondo che, proprio per la vitalità del protagonista, appare poco deprimente, quanto piuttosto suggestivo e coinvolgente. Tanto impetuoso è l’incedere di questo improbabile gigolò da travolgere tutto e tutti, talvolta persino l’impianto drammaturgico…”.

“Hybris” di Vincenzo Cascone ed Eleonora Galasso, con la seguente motivazione: “Per la capacità spericolata di dribblare e ribaltare stereotipi, correttezze politiche, convenzioni sociali e sessuali, assumendosi qualche rischio ma mantenendo uno sguardo fresco, ironico e irriverente, in una Palermo inedita e rivisitata, in un accidentato percorso di crescita e di consapevolezza di quale sia, alla fine, la vera Υβρισ”.

“L’Uomo e il Bambino” di Riccardo Cincotto, con la seguente motivazione: “Per aver saputo fotografare le dinamiche essenziali e universali del rapporto padre-figlio in un contesto, quello di una guerra, che lo spoglia di tutte le sovrastrutture emotive che lo caratterizzano in condizioni normali. Per il riuscito happy ending amaro, che restituisce il senso più profondo della genitorialità: trasmettere a un figlio il coraggio necessario perché un giorno prenda il largo e si emancipi. Nonostante la mancanza di alcune motivazioni interne dei personaggi, che potrebbero essere messe meglio a fuoco, riconosciamo la grande qualità della scrittura, la cui forte componente evocativa riesce a rappresentare efficacemente per immagini il conflitto tra i due protagonisti senza affidarlo ai dialoghi”.

La Borsa di Studio Claudia Sbarigia di 1.000 euro, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile, va a “Hybris” di Vincenzo Cascone ed Eleonora Galasso, con la seguente motivazione: “Per aver scelto di affrontare, con Persefone, la sfida di un personaggio femminile spudoratamente scorretto e disturbante. Per averle dato una voce originale, a tratti ingombrante, ma sempre coerente. E per aver avuto il coraggio di denudarne impietosamente i difetti, aiutandola a crescere”.

Sito Ufficiale: www.premiosolinas.it

 

 

 

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