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“5 (cinque)” di Dominedò apre il RIFF e fa sold out

Intervista a Francesco Maria Dominedò

Foyer del cinema stracolmo, lunga fila alla biglietteria, organizzazione costretta ad aggiungere una replica che va quasi tutta esaurita. Nessun grande divo in vista, soltanto (si fa per dire) un film tutto italiano, un cinema di qualità, un regista “veramente indipendente” e un Festival che, arrivato alla sua decima edizione, comincia col botto.

Il RIFF – Rome Independent Film Festival apre al Pigneto di Roma e il Cinema Aquila, che ospita l’evento, è preso d’assalto dai tantissimi appassionati che hanno riempito le sale per assistere alla proiezione di “5 (Cinque)”, “film d’amore, de sordi e d’amicizia” come lo definisce Francesco Maria Dominedò, autore e director, attore in piccoli fenomeni indipendenti come “Cover boy” e “Il rabdomante”, regista dell’horror “Reality killers” e dei documentari “Hitler in Argentina” e “L’Acqua” prima di confrontarsi con un lungometraggio dalla storia intensa e difficile come quella dei piccoli criminali protagonisti di “5 (Cinque)”.

Francesco, come nasce questo film?
L’idea mi è stata portata dal produttore Walter D’Errico, era un soggetto scritto da un ragazzo che si chiama Stefano Sammarco, che gliel’aveva proposto circa un anno e mezzo fa. Leggendolo somigliava troppo a un “romanzo criminale” qualsiasi e ho proposto di adattarlo, rimaneggiarlo, diciamo romanzarlo un po’. Ma poi Walter mi ha fermato, dicendomi che non potevamo stravolgere tutto in quanto era una storia vera. La cosa ci ha veramente colpito perchè è una storia davvero particolare, allora abbiamo ovviamente aggiustato il tiro ma non abbiamo esagerato.

Parlaci un po’ della vicenda.
Il film ha la struttura di una tragedia classica. Senza voler svelare troppo, quattro ragazzi sono in riformatorio per piccoli furti, dividono la stessa cella, diventano amici. Nella cella viene portato un altro ragazzo, più piccolo di loro, che ha subito una violenza tremenda che ha condizionato la sua vita ed è visibilmente scosso e indifeso. Tutti decidono allora di legarsi l’uno all’altro per vendicarlo e si incidono una linea sul palmo della mano, una sorta di patto di sangue. Sono in cinque come le dita di una mano, e decidono di diventare un corpo unico, in quel momento segnano la loro mano con una nuova linea, quella dell’amicizia. Dieci anni dopo, una volta usciti di prigione, hanno una soffiata e decidono di derubare un furgone portavalori. Fanno il colpo ma si mettono in un gioco più grande di loro perchè all’interno del furgone c’è qualcosa in più dei soldi.

Sembra una vera storia di genere.
In effetti lo è, ho cercato di girare un gangster movie in cui l’amicizia sia in primo piano. Leggendo la sceneggiatura potrebbe sembrare un film lento, ma lo stile di ripresa cambia questa sensazione, il film è veramente incalzante e ha i canoni di genere, però è la storia di ciascuno dei ragazzi e del loro legame che viene fuori prevalentemente.

Quindi l’ambientazione in una periferia di Roma come quella del Quarticciolo è del tutto casuale?
Casuale perchè si potrebbe ambientare in una periferia qualsiasi di una metropoli. Diciamo che quella zona si prestava a rappresentare una determinata realtà, ma non la realtà particolare di Roma, è il Quarticciolo ma potrebbe essere un quartiere di qualsiasi altra metropoli. Quello che non ho voluto fare è un film sociale su una realtà, ma un film emozionale sui personaggi, sull’importanza di fare delle scelte e sulle conseguenze di queste scelte.

Come cambiano i protagonisti dopo l’evento che stravolge la loro vita? C’è un insegnamento che si può trarre dalla loro storia?
In realtà i ragazzi non fanno in tempo ad imparare nulla. Si ritrovano coinvolti in qualcosa molto più grande di loro e sono in balia di questo evento. Quando hai paura scappi, ti difendi, reagisci, scegli.

La presenza al RIFF è significativa. Il tuo è un film davvero indipendente.
Al RIFF in un modo o nell’altro ci torno da tanti anni. Sono molto orgoglioso di arrivarci questa volta con questo film perché “5 (Cinque)” è completamente un film indipendente, non abbiamo avuto fondi statali né altro tipo di assistenza. Walter D’Errico ha fatto un gran lavoro, messo insieme un budget di circa 350mila euro e con quelli abbiamo realizzato tutto, e soprattutto tutti sono stati pagati come dovevano. Abbiamo fatto il massimo con i mezzi che siamo riusciti a racimolare rispettando la professionalità di tutti, dagli attori ai tecnici.

E per quel che riguarda la distribuzione? Quando potremo vedere il film in sala?
Il nostro distributore è Iris Film. Sulle date c’è una coincidenza singolare ma significativa. Abbiamo girato in 5 settimane, i protagonisti sono 5, rubano 5 milioni e noi usciremo a maggio.

Il mese numero 5.

 

10 Commenti

  1. Ciao io ho assistito alla proiezione prendendo i biglietti tre giorni prima con mio marito e volevo fare i miei complimenti a tutto il cast e a chi ha lavorato dietro le quinte.Questo film mi è piaciuto moltissimo.
    Ho visto un Matteo Branciamore completamente dentro quel ruolo e avendolo visto nei Cesaroni posso dire che ha dimostrato di essere un bravissimo attore anche vestendo i panni di un personaggio difficile come quello interpretato in questo film.
    Complimenti anche ad Emma Nitti.
    Film che vale la pena di vedere.

  2. A dispetto di molti film che ho visto negli ultimi mesi, (tipo Immaturi) mi sembra un film molto ben confezionato, ben curato, nella fotografia, nella recitazione, nel montaggio, nelle musiche di grande effetto. Mi sembra un film molto più maturo di tante opere di registi molto più esperti. Bravi a tutti gli attori ed i tecnici. Con un piccolo budget, avete fatto un grande film. Complimenti!!!

  3. un film realizzato con poco ma ben fatto!!anche io ero in sala 2 un pò scettico e dubbioso inizialmente ma più andava avanti il film e più mi appassionava..la cosa che mi è piaciuta è che il regista ha cambiato tutti i personaggi che solitamente siamo abituati a vedere in un certo modo..e fatti diventare compleatamente diversi..esempio:branciamore palloso nei cesaroni è diventato nel fil un tossico ,arca tronista un cattivo con una faccia che spacca,la nitti regina del burlesque una ragazza dolce,la de blanc..ammazza!!!ecco lei mi ha colpito tantissimo ..mi piace come attrice..e non pensavo..sono abituato a vederla acqua e sapone,romantica e dolce, in quei 4 minuti era una perfetta sexy lap dancer..anche negli atteggiamenti aggesive,sembrava russa parlava anche come una straniera!!davvero bella e brava..e alessandro borgo mi sembra ha un futuro bravo attore..i due top per me a livello di interpretazione riuscita del ruolo borgo de blanc bravi!!!e poi questo è il mestiere du attore e li si vede la bravura quando si interpretano ruoli difficili e diversi da quello che si è nella vita reale complimenti al regista ha osato e ha vinto!!!w le cose nuove..

  4. ciao a tutti,ho visto il film,complimenti a tutti…vedendo il film ho visto un attore bravissimo,gli faccio i miei complimenti a Stefano Sammarco devo dire che ce l’ha messa propio tutta è stato bravissimo,mi è piaciuto perchè la sua spontanietà,è un ragazzo di carattere devo dire…diventerà un grande… nel mondo del cinema…..un saluto a tutto il cast cinque….giuseppe varrà

  5. Ciao Volevo fare i Miei Complimenti al Regista…Per il Film 5,l’ho visto dll’inizio fino alla fine,e volevo complimentarmi anche con gli attori sono stati bravissimi in particolare mi è piaciuto stefano sammarco,e alessandro borghi,hanno un talento fuori dal normale…diventeranno due grandi attori senza togliere niente a nessuno mi sono piaciuti molto…un abbraccio forte a tutto il cast augusto borgese….

  6. Il film è ben confezionato, incalzante, mai noioso, verosimile, a tratti originale, certamente ironico ma tristemente reale, fantastici attori, bei colori, musica azzeccata… Ma ragazzi certe riprese, quegli scossoni, quegli zoom isterici???!!! Ma l’operatore era fatto??????

  7. Ciao Io devo dire che il Film è stato fantastico…per me chi parla male del Film 5 e solo che Invidioso…..tutti gli Attori sono stati veramente bravissimi…..per non parlare del Regista….che ha fatto veramente un capo lavoro…..Un saluto a tutti Nicolos!

  8. INfatti, sta avendo un successone questo film. Hahahahaaaaa, andate a lavorare veramente, non ho ancora visto un’attore bravo come Raul Bova, tutto il resto a casa.

  9. Non vedo proprio il talento in queste persone… dalla prima all’ultima… che la proiezione poi sia stata un successo mi sembra esagerato… eravamo li per il RIFF non certo per questo film in particolare. La stampa quando è di parte fa più danni che altro. Lorena

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