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Michela Andreozzi: Pieraccioni “vengo al provino solo se mi prendi”

Intervista a Michela Andreozzi

Una volta c’era “Non è la Rai”. Oggi ci sono radio, teatro, fiction e cinema. E’ un’artista a tutto tondo Michela Andreozzi, tra le più complete nel panorama italiano. Inoltre, è anche autrice di testi per radio e teatro. “Tutte le esperienze sono importanti. Se ne togliessi una dalla catena di eventi che mi hanno portato fino a qui, le cose non sarebbero andate nello stesso modo”.

Il debutto nella grande scuola di “Non è la Rai”, appunto, poi il successo col duo comico Gretel & Gretel insieme a Francesca Zanni, poi tante fiction (“Sette vite”, “Distretto di Polizia” e “La squadra” tra le altre) e l’impegno costante in teatro e in radio. L’abbiamo vista anche al cinema in “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo (accanto allo stesso Papaleo, Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè e Giovanna Mezzogiorno) e in tv nel “Commissario Manara”, nei panni di Tiziana Manara, sorella del Commissario.

A Natale la vedremo in “Finalmente la felicità” di Leonardo Pieraccioni. Le riprese sono inizate lo scorso 30 maggio. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei per saperne di più.

Sono iniziate le riprese di “Finalmente la felicità”. Sei già sul set?
Non sono ancora sul set, che per quanto mi riguarda è diviso tra Roma e la Toscana. Per ora ho solo fatto le prove costumi e devo dire che con Claudio Cordaro, con cui ho già fatto “Basilicata coast to coast”, mi diverto sempre molto. Sono felice di  lavorare con Leonardo, lo desideravo da tempo: è un piccolo genio della commedia, un uomo che ha il dono raro della simpatia e dal vivo è anche un gran bel figliuolo.

Puoi parlarmi del tuo personaggio? Chi interpreti?
In realtà non sono ancora autorizzata a parlarne, comunque diciamo che ho a che fare col protagonista, interpretato da Leonardo Pieraccioni appunto, con cui non sono proprio in buoni rapporti.

Come è andata, hai dovuto sostenere un provino?
E’ andata che ho ricevuto una telefonata. Leonardo aveva visto il film di Papaleo e mi ha fatta chiamare. La cosa divertente è che negli anni l’avevo già incontrato per dei provini per altri suoi film, ma per un motivo o per un altro non eravamo riusciti a lavorare insieme. Quando ci siamo sentiti per questo ruolo gli ho detto “Vengo al provino solo se mi prendi”. E’ stato di parola.

Qual è ad oggi l’esperienza che ritieni più importante?
Tutte le esperienze sono importanti. Se ne togliessi una dalla catena di eventi che mi hanno portato fino a qui, le cose non sarebbero andate nello stesso modo. E invece sono felice di come sono andate. Comunque, diciamo che l’esperienza più eclatante è stata quella di “Basilicata coast to coast”. Mi ha permesso di fare una prima esperienza nel cinema, in grande stile.

C’è qualcuno in particolare a cui senti di dover dire “grazie”?
A me stessa, per non aver fatto mai marcia indietro. A tutti quelli che mi hanno insegnato qualcosa e a tutti quelli che mi hanno messo in difficoltà: è grazie a loro se sono diventata una persona migliore. E ovviamente devo dire grazie a Rocco Papaleo: mi ha visto con un’immagine diversa da quella della “comica” in senso stretto, e mi ha fatto un grande regalo.

Com’è stata l’esperienza “Basilicata coast to coast”?
Bella. Girare con un amico di vecchissima data come Rocco, in un film con un cast stellare, in un posto piacevole come la Basilicata.

Qual è il tuo cinema di riferimento?
I miei film culto sono “C’eravamo tanto amati “ di Scola e “Nell’anno del Signore” di Magni. La mia attrice di riferimento è Franca Valeri, che è stata ed è mille cose, oltre che attrice.

Quando hai realizzato di avere uno spiccato senso dell’ironia e del comico?
Da sempre, quando fai ridere i genitori, a casa, e i compagni di classe a scuola, lo capisci (ride, ndr).

Chi è Michela Andreozzi? E’ ironica anche nella vita?
Sono superironica. Una bella attitudine che ti salva la vita ma, per esempio, con gli uomini non aiuta. Detto tra noi, detestano le donne troppo spiritose.

Sogno nel cassetto?
Lavorare con Paolo Virzì, e lui lo sa, e con Carlo Verdone.

Come passi il tuo tempo libero?
In mille modi. Scrivo, leggo, penso a come incasinarmi la vita. Amo, quando sono innamorata (e ora sono in fase di innamoramento), sto con la famiglia (sono una mammona) e le 2 nipotine che amo più di ogni altro essere umano.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Un’altra bellissima commedia che si girerà questa estate, ma non farmi dire di più. Risentiamoci tra un mesetto.

 

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