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Giorgia Wurth: “Sogno di interpretare Lady Oscar, una donna nei panni di un uomo”

Intervista a Giorgia Wurth

Si prepara per andare sul set Giorgia Wurth, ma è ancora silente e riservata sul suo personaggio e sui dettagli in questione. Si chiama “Com’è bello far l’amore”, ed è il nuovo film di Fausto Brizzi. La commedia sarà girata in 3D, e le riprese si svolgeranno a Roma a partire dai primi di luglio per 10 settimane. Prodotto dalla Wildside e distribuito da Medusa Film, il film uscirà a febbraio 2012. Nel cast: Fabio De Luigi, Claudia Gerini, Filippo Timi, Alessandro Sperduti e ovviamente lei, Giorgia Wurth. La sceneggiatura, firmata da Brizzi, Marco Martani e Andrea Agnello, tratta delle divertenti avventure di una famiglia “normale” alle prese con l’arrivo travolgente di un pornodivo.

Simpatica, ironica e con la battuta pronta, Giorgia parla di Lissy, il personaggio che interpreta in “5 (Cinque)”. Dal 24 giugno è in sala, infatti, nell’opera prima di Francesco Maria Dominedò, già grande successo al RIFF 2011. Lissy è una ballerina di pole dance. “Mi è piaciuto molto questo personaggio, è una perdente, una poveraccia, e io amo i ruoli così. I personaggi troppo brillanti mi risultano antipatici. Questo ruolo mi è costato un provino lungo diverse ore. E l’ho sviluppato man mano”.

Giorgia è inoltre impegnata nella scrittura del suo secondo libro, ancora in lavorazione appunto: “Conto di finirlo entro l’estate. Tratterò due tabù: sesso e handicap. Ho dovuto fare ricerche per un anno, prima di iniziare a scriverlo”.

Parlami del tuo nuovo film “Com’è bello far l’amore”. Che ruolo interpreti?
In verità non posso dirti niente. Ho la bocca cucita. Iniziamo le riprese i primi di luglio, per 10 settimane e uscirà nel febbraio 2012. In quanto al mio ruolo, posso solo dirti che interpreto un personaggio totalmente diverso da me. Non posso riferire altro.

Il 24 giugno esce nelle sale “5 (Cinque)”. Cosa puoi dirmi?
Sono felice di aver partecipato ad un film indipendente. E’ sempre un’ottima palestra perché i tempi sono serratissimi. Il film è girato a Roma, al Quarticciolo e in altri quartieri periferici. Nel film interpreto Lissy, una poveraccia, una ballerina di pole dance costretta a vivere in ambienti degradanti e tristi. Il locale in cui lavora è frequentato da uomini squallidi. Quando incontra Manolo (Matteo Branciamore) tra i due nasce una storia d’amore. Lui la trascina in un contesto pericoloso di droga e malavita. Lissy non ha i mezzi per difendersi perché è anche un po’ ignorante. Mi è piaciuto molto questo personaggio, è una perdente e io amo i ruoli così. I personaggi troppo brillanti mi risultano antipatici.

Come ti sei trovata sul set?
Abbiamo girato in pochissimo tempo ma c’era già affiatamento. Ho dovuto fare un provino lunghissimo, addirittura di diverse ore, e abbiamo sviluppato il personaggio man mano insieme a Francesco Dominedò. Poi trovo che Emma Nitti e Lidia Vitale siano state eccezionali. In genere si parla sempre dei personaggi maschili protagonisti. In questo caso sono i cinque protagonisti uomini, ma volevo approfittarne per ringraziare le attrici di questo film e fare i miei complimenti. Sono state davvero brave.

C’è un personaggio in particolare che ti piacerebbe interpretare? Immagino che quello di Cicciolina debba essere stato già un ruolo “interessante”.
Sì, infatti, anche se il mio sogno è quello di interpretare Lady Oscar. Da piccola, era il mio cartone animato preferito. Mi piace il fatto che sia una donna travestita da uomo, con quei costumi fantastici. Oppure penso ad un ruolo alla “Dancer in the dark”, ma in Italia non si faranno mai dei film del genere e non si penseranno mai dei ruoli del genere. C’è sempre spazio solo per gli uomini. Basti guardare le candidature ai David e agli Oscar. E per il miglior ruolo femminile, è sempre candidato l’unico e lampante ruolo femminile di un film.

Come procede la tua carriera di scrittrice, qualcosa di nuovo in vista?
Sì, sto scrivendo il mio secondo libro. L’ho iniziato già da un po’ e conto di finirlo entro l’estate. Scrivilo questo, così ogni tanto mi rileggerò l’intervista e mi darò un termine e una mossa per finirlo (ride, ndr). Non posso dirti molto, anche perché lo sto ancora scrivendo. Tratterò due tabù: sesso e handicap. Ho dovuto fare ricerche per un anno, prima di iniziare a scriverlo.

Cosa fai quando non lavori?
Riesco a stare ore e ore senza fare niente. Passo tanto di quel tempo a pensare che, nel frattempo, avrei potuto scrivere un sacco di libri. Che poi i miei pensieri son più che altro “pippe mentali”, e quindi dopo ore non ho concluso niente di produttivo. Poi mi piace giocare a tennis, e seguo anche tutte le manifestazioni e i campionati quando mi è possibile. Da poco ho iniziato a giocare, da dilettante, a poker. E quando posso mi dedico ai miei 3 fantastici nipotini, adoro giocare con loro.

Qual è la tua giornata tipo?
Se ho molto tempo libero, scrivo. Lo faccio solo se so di avere molto tempo a disposizione; mi piace scrivere un capitolo al giorno. In questo momento sono a Roma per la promozione del film, e qui non riesco a scrivere, ho così tanti amici da salutare e così tante cose da fare. Per terminare il libro, spero di tornare presto in Liguria dai miei.

Altri progetti all’orizzonte?
Il 9 settembre esce “Box Office 3D – Il film dei film” diretto e interpretato da Ezio Greggio, io faccio parte di un episodio. E “Oggetti Smarriti” di Giorgio Molteni, è in concorso al Giffoni Film Festival.

 

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