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Listino Fandango 2011, più impegno e meno commedie

Video conferenza e interviste a Domenico Procacci, Gianluca Pignataro, Gianni Pacinotti, Pippo Mezzapesa

Cinema d’autore, argomenti forti e una certa distanza dalla commedia “a ogni costo”. Per la prossima stagione la Fandango di Domenico Procacci sceglie un percorso in controtendenza con l’orientamento tutto italiano verso le pellicole leggere e di sicuro incasso. “La commedia non può essere l’unico modo di raccontare storie – spiega il produttore alla presentazione del listino 2011 – va benissimo se è ben fatta ma non deve diventare una costrizione, anche perché non è detto che il fenomeno duri in eterno. Ciò non toglie che ogni autore è libero di scegliere il suo stile e il suo genere e però, a dire il vero, le commedie che incassano tanto fanno poi fatica a viaggiare all’estero”.

Otto i titoli in programma, tutti interessanti e tutti possibili candidati ai Festival di Venezia e Roma, mentre sono in via di definizione le uscite in sala. “Le date dipendono dal percorso festivaliero – precisa il responsabile della distribuzione Gianluca Pignataro – per ogni film cercheremo di studiare una promozione ad hoc, con un budget che va dai 200mila a un milione di euro”.

Tra le proposte italiane, che sono cinque, spiccano “Ruggine” di Daniele Gaglianone e “Diaz – don’t clean up this blood” di Daniele Vicari. Prodotto con Gianluca Arcopinto e Rai Cinema, il quarto lungometraggio di Gaglianone è ambientato nell’estate del ’77 e racconta la storia di una banda di ragazzini meridionali emigrati al Nord: all’improvviso due bambine vengono stuprate e uccise e tutto cambia. Tra gli interpreti Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino. Argomento scottante, tanto da essere già fonte di numerose polemiche, anche per “Diaz”: il film, che ricostruisce i fatti sanguinosi accaduti dieci anni fa nella scuola che ospitò i manifestanti del G8 genovese, non solo ha incassato il prevedibile rifiuto di Rai e Mediaset (prontamente rimpiazzati con la francese Le Pacte e la romena Mandragora), ma si è dovuto destreggiare con i malumori degli ambienti no-global (sopraggiunti dopo la notizia che il copione era stato inviato al capo della Polizia Manganelli).

“Del film sulla Diaz meno parlo e meglio è – afferma Procacci – perché ogni volta faccio danni. Ho letto di un boicottaggio in corso ma non è così: sapevo che sarebbe stato difficile e comunque preferisco si parli di una produzione indipendente e non di boicottaggio. Riguardo ai rapporti con la Polizia non avevo nessuna intenzione di chiedere mezzi, divise o armi: non sono indispensabili, l’importante è riuscire a realizzare il progetto”. Partite a fine giugno negli studi di Bucarest, le riprese continueranno per sei settimane (“per contenere i costi e perché sarebbe stato difficile girare davanti alla Diaz”) e si concluderanno a Genova; nel cast Elio Germano, Jennifer Ulrich, Claudio Santamaria, Monica Bîrlădeanu e Aylin Prandi.

Restando tra gli autori italiani, spazio a due esordienti: il fumettista Gianni Pacinotti (Gipi) con “L’ultimo terrestre”, una storia di alieni per “raccontare un Paese incapace di immaginarsi un futuro differente da quello che ha”, e il documentarista Pippo Mezzapesa con “Il paese delle spose infelici”, liberamente ispirato al romanzo di Mario Desiati. Infine il ritorno di Matteo Rovere alle prese con una commedia, “Gli sfiorati”, tratta dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi. Con Andrea Bosca, Miriam Giovanelli, Michele Riondino, Asia Argento e Claudio Santamaria, la storia mette in campo gli sbandati fratelli minori degli anni duemila, abituati ad avere tutto e ad attraversare tutto con superficialità.

Sul fronte del cinema straniero, la Fandango propone “On the road” di Walter Salles (nel cast Kristen Stewart, Kirsten Dunst, Viggo Mortensen, Alice Braga e Steve Buscemi), ovvero la trasposizione cinematografica del manifesto della Bit generation firmato Jack Kerouac; “La faida” di Joshua Marston, vincitore dell’Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura all’ultimo Festival di Berlino; e “Il sentiero” della regista bosniaca Jasmila Žbanić, già Orso d’Oro alla Berlinale. Ambientato a Sarajevo, il film è uno sguardo sulle diverse declinazioni della fede musulmana e, in particolare, su cosa succede quando, in una moderna coppia occidentale, lui si trasforma in un fondamentalista.

LISTINO DISTRIBUZIONE FANDANGO 2011 - conferenza stampa - WWW.RBCASTING.COM

DOMENICO PROCACCI - intervista (Listino Fandango 2011) WWW.RBCASTING.COM

GIANLUCA PIGNATARO - intervista (Listino Fandango 2011) WWW.RBCASTING.COM

GIAN ALFONSO PACINOTTI (GIPI) - intervista - WWW.RBCASTING.COM

PIPPO MEZZAPESA - intervista (Listino Fandango 2011) WWW.RBCASTING.COM

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