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Eleonora Bolla: “Grazie a Fausto Brizzi, questa è la mia prima grande occasione al cinema”

Intervista ad Eleonora Bolla

E’ giovane, dai lineamenti particolarissimi, Eleonora Bolla è tra le protagoniste di “Com’è bello far l’amore”, commedia in 3D diretta da Fausto Brizzi. Le riprese sono in corso proprio in questi giorni a Roma. La vedremo, inoltre, in “Sposami”, serie televisiva di Umberto Marino – dodici episodi da 50 minuti prodotti da Titania – che andrà in onda su Rai 1 nella prossima stagione televisiva. Le riprese iniziano a metà luglio tra Roma, Trieste e Trento.

Nata a Padova, ha già lavorato in tv ne “Il Tredicesimo Apostolo” di Alexis Sweet, “32” di Michele Pastrello o “Mad in Italy” di Paolo Fazzini, mentre a teatro nell’opera complessa “Romeo & Juliet”.

Parlami dei tuoi progetti in corso. So che sei impegnata sul set dell’ultimo film di Fausto Brizzi. Come sta andando?
Sta andando benissimo. Questa è la mia prima grande occasione, al cinema. E’ un’esperienza stupenda essere su questo set (nel cast ci sono Fabio De LuigiClaudia Gerini, Filippo Timi, Alessandro Sperduti e Giorgia Wurth, ndr), e con il regista mi sto trovando benissimo. E’ anche vero che al momento ho solo fatto una posa. Ma come primo giorno, posso dire che le premesse sono ottime.

Puoi parlarmi del tuo personaggio?
Non posso dirti niente, al momento. Ovviamente interpreto un personaggio giovane, ma preferirei riparlarne tra un po’ di tempo. Non posso davvero dire niente. Anche in “Sposami” di Umberto Marino, interpreto un personaggio giovane, ma totalmente diverso da quello di “Com’è bello far l’amore”.

Com’è nato l’incontro con Brizzi?
Ho dovuto sostenere un provino, anzi per la verità ne ho dovuti sostenere quattro, sulla parte in questione e su improvvisazione in generale. E’ stato molto faticoso, ma ne è valsa la pena!

Qual è il tuo sogno più grande al momento?
E’ quello di interpretare personaggi interessanti. Mi piacciono i ruoli inquieti e ombrosi, quelli che mi mettono in gioco e in discussione al tempo stesso. Al momento, le esperienze che mi hanno arricchito sono “Il Tredicesimo Apostolo”, per la regia di Alexis Sweet, che colgo l’occasione di ringraziare; e “32” di Michele Pastrello. La scena dello stupro è stata molto forte, ma devo dire di averla affrontata con molta serenità. Non ho avuto neanche il minimo cenno di ansia.

Quanto è difficile emergere per un giovane attore?
Io credo di essere stata piuttosto fortunata, se penso di essere uscita dall’Accademia tre anni fa. Ho subito fatto esperienza in teatro e nel cinema, ma so per certo che il cinema è il mio grande vero amore. Ho solo avuto qualche problema “di linea”, nel senso che ho dovuto perdere un po’ di peso, ma per il resto sono sempre stata molto testarda e determinata. E questo mio lato mi ha premiato.

Quanto è importante essere seguito da un agente?
E’ molto imoprtante. Hai bisogno di una guida e di un’altra persona che ci creda proprio come te. E’ molto importante sapere di poter condividere gioie e dolori con qualcuno che investe e lavora con te. I “no” che puoi ricevere, sarebbero forse più duri se fossi sola.

Chi è Eleonora Bolla? Puoi descriverti?
E’ una ragazza piena di contraddizioni, che deve ancora trovare se stessa.

Cosa fai quando non lavori? Riesci a vivere di sola recitazione?
Intanto, pratico molto sport: boxe e kickboxing. Prendo lezioni di canto. Poi ogni tanto faccio qualche lavoretto per mantenermi.

 

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