Home Uncategorized Katia Greco: “Il ruolo di Mary nel Giovane Montalbano mi rispecchia moltissimo”

Katia Greco: “Il ruolo di Mary nel Giovane Montalbano mi rispecchia moltissimo”

Intervista a Katia Greco 

Sarà lei ad interpretare Mary, la prima fidanzata del commissario più famoso della tv, creato dalla penna dello scrittore Andrea Camilleri. Stiamo parlando dell’attrice Katia Greco, che nella serie è un’insegnante di latino, nonché primo amore di Salvo Montalbano, ne “Il giovane Montalbano”, per la regia di Gianluca Maria Tavarelli, in onda su Rai 1 dal 23 febbraio 2012.

Katia Greco, attrice di origine siciliana, ha già lavorato assiduamente per la tv nelle serie “Distretto di polizia 9” di Alberto Ferrari, “Ris 4” di Pier Belloni, nel film tv “Noi due”, “Crimini bianchi” di Alberto Ferrari e “Il capo dei capi”, diretto da Enzo Monteleone e Alexis Sweet. Ne “Il giovane Montalbano” non sarà soltanto la prima fidanzata del Commissario. Avrà infatti un ruolo importante, quello di sostenere Salvo, contando su autorevoli agganci al Ministero dell’Interno, per farlo diventare Commissario, appunto, a Vigata. Lo accompagnerà poi a prendere possesso del suo nuovo ufficio e della sua nuova casa. Ma questa relazione avrà breve durata. Montalbano infatti perderà la testa per un’altra donna, Livia (interpretata da Sarah Felberbaum), anche se questo amore sarà lungo e tormentato.

E così, mentre vedremo Montalbano alle prese con le sue prime indagini, tra nuove esperienze e vissuti personali non propriamente felici, verrà raccontato anche l’incontro con la giovane Mary, una donna dalla bellezza e dal fascino raccolto e segreto. E’ proprio durante l’apprendistato in polizia che il nostro protagonista, interpretato dall’attore Michele Riondino (noto per le sue parti nei film “Fortapàsc”, “Il passato è una terra straniera”, “Dieci inverni”, “Noi credevamo”) incontra la ragazza, qualche anno prima della storica Livia.

Parlami del tuo personaggio ne “Il giovane Montalbano”.
Io interpreto Mary, la prima fidanzata del Commissario. Sono un’insegnante di latino siciliana, che crede nei valori della famiglia e dell’amore, che ama la buona cucina. Sogno di sposare Salvo Montalbano. Insomma, sono la classica donna sicula. Anche se, ad un certo punto, questo rapporto si romperà e subentrerà Livia, il mio ruolo sarà determinante per il Commissario. Intercederò per lui e per il suo trasferimento a Vigata, attraverso una raccomandazione con uno zio al Ministero degli Interni. Il Commissario fa il suo apprendistato a Mascalippa in montagna e si sente perso: sogna il mare. Quando ottiene il trasferimento a Vigata rinasce.

Come sei entrata nel personaggio? Come ti sei preparata?
Il ruolo di Mary mi rispecchia moltissimo, anche io amo la buona cucina e credo nell’amore. Quindi non ho dovuto fare particolari sforzi. Mi sono sentita naturalmente vicina a lei perché credo negli stessi valori. Ho cercato di leggere questo personaggio e di renderlo al meglio tirando fuori, appunto, i miei lati simili.

Che tipo di donna sei? Ti senti vicina anche alla dinamica amorosa di Mary?
Ho una personalità forte e romantica, sensibile ed emotiva. Di certo, la fine dei rapporti è sempre una grande sofferenza. Non è facile voltare pagina, ma anche io mi sarei comportata esattamente come lei.

Hai dovuto sostenere un provino? E come ti sei trovata sul set?
Sì, ho sostenuto un incontro con il regista. Fortunatamente, un solo provino è stato decisivo e non ci sono stati altri callback. Poi, sul set è andato tutto bene. La mia stima per Michele Riondino era già precedente, poi si è rafforzata ancora di più sul set. E’ davvero un attore professionale, non ha mai fatto la prima donna.

Che progetti hai per il futuro e qual è il tuo sogno nel cassetto, ad oggi?
Per quanto riguarda i miei progetti futuri, sono in attesa di alcune risposte, quindi per il momento non posso dirti niente. Ho dovuto rinunciare ad un lavoro per “Il giovane Montalbano”. Spero che questa esperienza mi porti fortuna. Invece, nel mio cassetto c’è il sogno del cinema. Amo il cinema. Non ho pregiudizi verso la fiction o il cinema. Credo che un attore sia bravo quando riesce a esserlo a 360°, però il mio sogno rimane il cinema. E mi piacerebbe lavorare con Tornatore, il mio conterraneo. Conosco così bene quella Sicilia da lui raccontata e mi piacerebbe farne parte, diretta da lui.

Mi descriveresti il tuo temperamento?
Sono una persona determinata e testarda. Fin dal liceo avevo deciso che avrei voluto fare l’attrice. Pur venendo da una famiglia modesta e umile, sono riuscita a portare avanti l’Università, a laurearmi in Scienze Biologiche e a soddisfare le mie ambizioni. Nel 2006 mi son trasferita a Roma per iniziare la mia carriera da attrice.

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