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Francesca Valtorta: “Adesso mi basta cambiare abito per entrare nei panni della cattiva”

Intervista alla nuova protagonista “senza scrupoli” di “Squadra Antimafia 6”

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Un nuovo volto sta per fare il suo ingresso in una delle fiction più vincenti e più seguite del panorama televisivo italiano. Stiamo parlando di Francesca Valtorta, che in “Squadra Antimafia 6” veste i panni della cattiva Rachele Ragno, discendente della potente famiglia mafiosa che proverà ad estendere il suo potere nello svilupparsi della serie. Ma Rachele è una donna “dalle mille sfaccettature, che proprio nel suo essere femmina lascia trasparire il suo lato umano e fragile”.

Francesca è, inoltre, attualmente sullo schermo nella serie “Braccialetti Rossi”, un progetto di diversa natura, rivolto ad un pubblico totalmente diverso, soprattutto per età: “Il rapporto di amicizia e di amore in questo gruppo di ragazzi è alla base della storia. Ed è anche quello che ho notato sul set nel gruppo dei giovani protagonisti”.

Francesca-Valtorta-5775Parliamo subito di “Braccialetti Rossi”. Chi interpreti?
Interpreto Carola e faccio il mio ingresso in scena a partire dalla seconda puntata, quindi nel dettaglio da domenica prossima (2 Febbraio, ndr). Sono la sorella di Cris, l’unica ragazza del gruppo dei Braccialetti Rossi. Carola è una ragazza della mia età, sui 27 anni quindi, ed è l’unica componente della famiglia che può andare in ospedale a trovare sua sorella malata, perché è l’unica che Cris accetta. C’è il rapporto conflittuale con la famiglia alla base della malattia di Cris, l’anoressia. Appartiene ad una famiglia borghese, rigida, bigotta e chiusa. E anche nel rapporto tra le due sorelle c’è una radice conflittuale perché anche io sono la personificazione di tutto ciò che lei detesta. Io mi trovo a dover gestire una situazione delicata, ho il peso della responsabilità e soffro in solitudine, manifestando a volte aggressività e insensibilità. Ad un certo punto della storia, le due sorelle cominceranno ad entrare in comunicazione tra di loro.

Qual era l’atmosfera sul set?
Mi è dispiaciuto non respirare a fondo il set. I miei giorni di ripresa erano sempre separati gli uni dagli altri quindi non ho avuto modo di vivere un periodo più lungo sul set. E’ quello che ti fa sentire a casa. Mi fermavo un giorno e poi ripartivo. Ma ho avuto modo di osservare un ambiente molto molto compatto, soprattutto tra i ragazzi giovani. Proprio perché l’obiettivo era quello di restituire verità e spontaneità ai rapporti di amicizia e amore che sono alla base della storia e che si sviluppano nel corso delle puntate. Questa complicità l’ho notata subito. Per non parlare della professionalità del regista. Mi sono sentita seguita.

Questo progetto è stato molto pubblicizzato, anche con largo anticipo. Ed è stato fatto un lavoro di comunicazione innovativo. Secondo te quale sarà la risposta del pubblico?
Credo stia andando molto bene e sostengo che abbiano fatto bene a indirizzare la comunicazione verso un target giovane, con proiezioni mirate come quella all’interno dell’Auditorium, con mille ragazzi di scuole medie e superiori. E’ ai ragazzi che è rivolto il progetto, così come la prospettiva dello spettatore. Anche la stessa rete ha paragonato la fiction a “La meglio gioventù”, proprio per la qualità.

202928-Francesca-Valtorta-foto-Pierpaolo-RedondoE passiamo ora ad un personaggio totalmente diverso, quello di Rachele Ragno in “Squadra Antimafia 6”. Cosa puoi dirmi di lei, a parte che è tanto cattiva?
E’ cattiva perché appartiene ad una famiglia mafiosa ed esercita tutta una serie di attività illegali. Però è anche un personaggio ricco di sfumature ed è proprio su quelle che io ho cercato di lavorare, per renderla vera e sfaccettata. Mi sono concentrata molto sul rapporto che ha con i famigliari, in particolare con il fratello e i cugini. Sul versante amoroso e sentimentale, vengono fuori le debolezze del suo essere donna e ho cercato di renderla anche umana.

Qual è stata la difficoltà più grande nell’interpretare un personaggio così controverso?
All’inizio ero terrorizzata, ho fatto il provino per gioco, credendo che non mi avrebbero mai preso. Il personaggio era fuori dai miei canoni. Ho pensato “Vado e mi diverto”, e forse proprio questo mi ha aiutato perché ho giocato a fare la cattiva così come da piccoli si giocava a “guardie e ladri”. Però un conto è un provino e un conto è lo sviluppo di tutto un personaggio. Ero spaventata dal suo vissuto così diverso dal mio, un accento diverso dal mio, un’immagine diversa dalla mia. Invece i due registi, Christophe Tassin e Samad Zarmandili, hanno fatto con noi attori un lavoro certosino, paziente e mirato. Ci hanno seguito e convocato prima delle riprese. Ci siamo conosciuti tra di noi e una volta sul set avevamo già stabilito un legame. Abbiamo lavorato insieme sullo sviluppo del personaggio, sulla “back story”. E i costumi e il trucco sono stati fondamentali per entrare nel ruolo della cattiva. Ad un certo punto, mi bastava cambiare abito per entrare nel ruolo.

Il tuo ingresso nella serie è stato tanto chiacchierato. Puoi già svelarmi qualche colpo di scena?
Purtroppo non posso raccontarti niente anche se qualcosa si lascia già presagire, riguardo ad intrighi e attrazioni amorose. Ma se ti anticipassi qualcosa non ci sarebbe gusto.

Qual è il motivo del grande successo di questa serie?
Come tutte le serie della Taodue, alla base c’è una grande qualità in termini di sceneggiatura, regia, fotografia, recitazione. Gli attori sono tutti in gamba e preparati, da Marco Bocci a Paolo Pierobon, per non parare di Giulia Michelini che per me è tra le attrici contemporanee più brave. Questi sono tutti elementi che fanno sì che anche un pubblico inesperto noti la qualità del prodotto. Inoltre, storia e personaggi sono credibili e veri e il pubblico ci si affeziona. La storia è avvincente, tiene col fiato sospeso. E l’ingrediente dell’amore rende la ricetta completa.

7575-Francesca-Valtorta-foto-Pierpaolo-RedondoQuali sono i tuoi prossimi progetti?
Dovrebbe uscire in primavera la fiction “Una Buona Stagione” che ho girato un anno e mezzo fa, per Rai 1. Al momento non ho altri lavori, è sempre molto complicato lavorare su più progetti. Spero che “Squadra Antimafia” possa proseguire, che arrivino altri progetti e incrocio le dita per questo. Al contempo, mi sento già molto fortunata perché sto facendo tante cose.

Qual è il tuo sogno più grande?
Il mio sogno si sta già realizzando. Forse sogno di fare un film con Paolo Virzì o Daniele Luchetti, ma prima di tutto vorrei poter continuare a fare quello che sto già facendo.

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