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Camilla Filippi: “interpretare chiunque sia diverso da me, è il bello del mio lavoro”

Tanti progetti in arrivo per Camilla Filippi. Intervista alla bella attrice italiana.

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Camilla Filippi proprio in questi giorni è nelle sale con “Amori Elementari”, opera prima di Sergio Basso, in cui interpreta la madre della giovane protagonista. Il progetto, nato dalla collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, racconta la storia di un gruppo di bambini di Allende, sulle Dolomiti, e dei loro primi amori tra banchi di scuola e piste di pattinaggio sul ghiaccio. Prossimamente, sarà tra le protagoniste della fiction “Una villa per due” al fianco di Neri Marcorè, Giampaolo Morelli e Donatella Finocchiaro. Inoltre, ha girato l’opera prima “Banana”, di Andrea Jublin, prodotto da Rai Cinema. Lo stesso Andrea Jublin che con “Il supplente” si aggiudicò nel 2008 una nomination nella sezione cortometraggi degli Oscar. Infine, Camilla si prepara per il set di “Buoni a nulla”, il nuovo film di Gianni Di Gregorio.

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Intervista a Camilla Filippi

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Parliamo subito del progetto “Amori Elementari” e del tuo personaggio.
Io faccio una piccolissima partecipazione, sono la madre della protagonista del film, una bambina adottata. Sono contenta di aver partecipato all’opera prima di Sergio Basso, è un regista con molto talento e mi sembrava giusto accettare questo cammeo nel quale recita con me anche Nicola Nocella.

Come è nata questa piccola collaborazione?
Mi ha chiamato e mi ha proposto questo piccolo ruolo, mi ha detto che mi stimava e che aveva voglia di lavorare con me. Quindi ci siamo incontrati, mi ha dato il copione e io sono stata felice di esserci.

Cosa puoi dirmi dei progetti futuri, puoi anticiparmi qualcosa?
Sto aspettando l’uscita della fiction “Una villa per due” che andrà in onda su Rai 1, con Neri Marcorè, Giampaolo Morelli e Donatella Finocchiaro. E poi ho girato un’opera prima che si chiama “Banana”, di Andrea Jublin, prodotto da Rai Cinema. Andrea Jublin è autore e regista de “Il supplente”, prodotto da Sky Cinema e da Frame by Frame, che gli valse nel 2008 una nomination nella sezione cortometraggi degli Oscar. Credo che “Banana” uscirà in estate. Infine, a Marzo sarò sul set con Gianni Di Gregorio.

Come definiresti il periodo che stai vivendo?
Sonno felice della mia vita privata, e del lavoro proprio non mi posso lamentare, soprattutto in un periodo difficile come questo.

Qual è il tuo cinema di riferimento o un regista col quale lavorare.
Tra gli italiani, sono un’appassionata di Gianni Amelio, ma ci sono registi così bravi che è davvero difficile dirti con chi vorrei lavorare.

Quanto pensi sia importante per un attore essere affiancato da un buon ufficio stampa o da un buon agente?
Di certo, devo dire “grazie” di cuore al mio agente, perché ci crede tanto e lotta per me. Questo vale anche per le ragazze dell’ufficio stampa. Lavoriamo tutti nella stessa direzione e siamo andati oltre la dinamica del lavoro; si è instaurato un rapporto di amicizia molto forte.

Qual è il ricordo più bello di set, a livello di sinergia?
Diciamo che il mio carattere mi consente di essere in un clima disteso su set belli e meno belli. E’ importante lavorare in un clima disteso. Parlando dell’ultimo incontro con Gianni De Gregorio, col quale comincerò a girare, si è già creata una sinergia fantastica perché lui è un principe. Anche nel passato ci sono ricordi meravigliosi, ma preferisco sempre ricordare quelli più vicini al presente.

Come ti prepari ad interpretare un personaggio?
Generalmente studio tanto, leggo molto, mi incuriosisco e mi informo. Cerco di farmi un’idea antropologica del personaggio, prima di tutto. Da quello, poi, cerco di capire il carattere e la caratterizzazione da dare. Cerco di cogliere le sfumature che appartengono al mondo del personaggio. Se poi ha accenti o camminate strane, un paio di mesi prima faccio in modo che entrino nel mio mood.

C’è un ruolo che sogni di fare?
Non ne ho uno in particolare. La vita è così bella e varia, e la bellezza di questo lavoro sta proprio nel non fare mai la stessa cosa. Potrei fare qualunque cosa sia diversa da me. Potenzialmente, potrei interpretare un sacco di persone che incontro per strada.

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