Home Uncategorized Mariela Garriga: “Se mi concentro fortissimo, riesco a sentire l’odore della pioggia...

Mariela Garriga: “Se mi concentro fortissimo, riesco a sentire l’odore della pioggia di Cuba”

Intervista alla modella e attrice cubana Mariela Garriga

Mariela-Garriga-33-1

E’ bella, anzi bellissima (non a caso fa la modella), è brava, simpatica e sorridente e, menomale, è anche umana. Perché scoprire di avere qualcosa in comune con una modella ha un che di rassicurante che ti mette di buon umore. E l’intervista, dopo i primi convenevoli, è sembrata subito una chiacchierata tra amiche.

Mariela Garriga è delicata e riservata, ma al contempo aperta e curiosa come solo l’impronta ispanica sa fare. E’ un po’ succinta all’inizio dell’intervista ma abbandona ogni riserva quando si parla delle sue radici, della sua famiglia e della sua terra che le mancano tanto.

Protagonista di “Amici come noi”, la nuova produzione Taodue che vede l’esordio di Pio & Amedeo, freschi del successo avuto con “Le Iene”, Mariela è una top model cubana, richiestissima sulle passerelle internazionali, tanto che continua a dividersi tra New York, Parigi, Milano, Rio e Tokyo. Ma da un po’ di tempo si sta insinuando in lei sempre più la voglia di mettersi in gioco nella recitazione. Già Gabriele Muccino si era accorto di lei assegnandole il ruolo di protagonista femminile di una nota pubblicità sulle quattro ruote.

Nel 2011 inizia a studiare recitazione con il coach Michael E. Rodgers e nel 2013 si trasferisce a New York per frequentare la New York Film Academy. Alla fine del corso, ritorna in Italia per mettersi subito all’opera. E così la vediamo nella commedia “Matrimonio a Parigi”, per la regia di Claudio Risi. Poi la vediamo in “Colpi di fortuna” di Neri Parenti. Ma la popolarità arriva proprio con “Amici come noi” di Enrico Lando, al fianco di Pio & Amedeo. Il film è uscito al cinema lo scorso 20 Marzo.

mariela-garriga-773

Vorrei che parlassimo subito del film “Amici come noi” e, nel dettaglio, del tuo personaggio.
Io interpreto Laura, una giovane mamma che vive al sud con il suo bambino. Amedeo la contatta per fare uno scherzo a Pio, e proprio in questo scherzo si svela tutta la chiave del film. Non posso dirti cosa succede perché rovinerei la sorpresa, che non manca di certo. Amedeo, che aveva dei pregiudizi, dovrà ricredersi sul suo conto e forse nascerà qualcosa.

Cosa hai in comune con il personaggio di Laura?
Sicuramente il senso di maternità. Anche se non sono mamma, ho due fratelli piccoli ed è come se fossero i miei bambini. Ho nei loro confronti un forte senso di protezione.

Come ti sei preparata per interpretare il tuo personaggio?
Non è stato difficile perché è una commedia che ruota attorno a personaggi attuali e anche la preparazione non lo è stata. Ogni momento sul set è stato intenso. Abbiamo girato tutto il tempo e non ci sono stati momenti “fermi”. Più che altro, il lavoro più grande è stato rivolto nei confronti del bambino che interpreta mio figlio, non avendo mai lavorato con bambini. E’ stato difficile farlo recitare. Arrivavo prima sul set, a volte non pranzavo neanche per passare più tempo con lui ed aiutarlo ad entrare in confidenza, magari giocandoci insieme. E ci sono riuscita.

Come sei entrata nel cast?
Ho fatto un provino. In verità ero in vacanza, l’unica vacanza che mi concedevo dopo un anno, a fine agosto. Mi hanno chiamato mentre ero in Sardegna e mi son detta “Vado, faccio il casting e speriamo ne valga la pena”. Ho interrotto la vacanza e alla fine è andata benissimo. Io sono così, quando c’è lavoro non mi fermo. Ogni volta che c’è possibilità di lavorare, vado come un treno. Perché, poi, se dico di no mi pento. Quindi ho preso un aereo per Roma alle 5 del mattino.

Del resto, sei abituata a viaggiare spesso. Deve essere bello, ma al contempo molto faticoso.
E’ bello quando arrivi in una città per la prima volta e vuoi vedere tutto. Però quando già conosci il posto e ci vai soltanto per lavoro, non ti godi gli amici perché non ne hai il tempo; ed è difficile perché capita di sentirsi una “nomade” (ride, ndr). Anche se non hai tempo e modo di stringere amicizie o rapporti profondi, in compenso fai tante di quelle conoscenze che magari un giorno diventeranno vere amicizie. Me lo auguro.

11-mariela-garriga-3883

Soffri del fatto di non avere amicizie profonde?
Sì, soffro tantissimo perché tutta la mia vita è a Cuba. Soffro molto la mancanza e la distanza dalla mia famiglia. Credo che, soprattutto per una ragazza, sia molto difficile trasferirsi completamente in un altro continente. Molte modelle o attrici che conosco mi dicono “Anche a me manca molto la mia famiglia”, però loro hanno la possibilità di ritornarci nel weekend. Per me è più complicato, anche perché a Cuba sono tanti i limiti per uscire dal Paese e ci vogliono tanti permessi. L’unico modo per vedere la mia famiglia è quello di trovare il tempo per partire e raggiungerli, loro non possono venire da me. E non ha senso andare e rimanere solo per 10 giorni. Ci sono momenti in cui penso a loro e sono molto combattuta. E a volte, è difficile concentrarmi perché la mia testa è in un altro posto. Ma sono comunque orgogliosa e grata per quello che faccio, vado avanti col sorriso e con la grinta e, ripeto, non mi fermo mai. Credo di farlo anche per loro.

A parte la tua famiglia, qual è la cosa che ti manca di più del tuo Paese?
Gli odori. Quando piove d’estate e si sente l’odore della terra, a Cuba si sprigiona nell’aria un profumo buonissimo che mi manca un sacco. Se mi concentro fortissimo riesco a sentirlo.

Avevi mai immaginato che saresti diventata attrice o che ti sarebbe successo tutto questo?
No, assolutamente no. Vengo dalla periferia dell’Havana. Ho cominciato lì a fare la modella, poi è arrivato il teatro e la televisione e, proprio in quel momento, mi si sono presentate tante opportunità di uscire dall’Italia, per fare la modella o la ballerina in tour teatrali. E non ho mai voluto perché ero troppo legata alla mia mamma. Tra campagne promozionali, anche internazionali, lavori da modella e ballerina, comunque guadagnavo bene e non avrei mai voluto andarmene. Guadagnavo più di mio padre e per me quello era il mondo, non avrei voluto infilare il naso altrove. Lo difendevo da tutto. Poi i talent scout hanno iniziato a propormi tanti lavori in Italia e mossa dalla curiosità ho deciso di fare questo passo. Non avrei mai pensato di fermarmi tanto tempo. Mi davo massimo 3 mesi.

Come ti trovi in Italia e che idea ti sei fatta di questo Paese?
Quando vado fuori mi manca, è la mia seconda Terra Madre. Amo la cultura, i paesaggi, la cucina. L’Italia sta vivendo indubbiamente un momento particolare ma credo che le persone debbano essere positive. Tutto andrà bene. Io mi sento bene qui e spero di continuare a lavorare nel cinema perché mi piace; è sempre una bella esperienza. Certamente, voglio andare in America perché il mercato è più vasto. In Italia ci sono cento produzioni, in America un milione al confronto. Non so quale sarà il mio destino ma vorrei continuare ad avere questo legame con l’Italia.

Qual è il tuo sogno nel cassetto oggi?
(Segue un breve silenzio e poi una bella risata, ndr) Mamma che domanda! E quale ti dico? Ne ho tanti sia professionalmente che privatamente, e cambiano di continuo. Ho 2 o 3 sogni fissi. Ecco, ho un sogno che mi porto dietro da quando ero piccola, che non c’entra niente con la recitazione e la mia vita privata, e che spero di realizzare un giorno: mettere in piedi un centro di accoglienza per cani. Sono la mia grande passione. Da piccola ne vedevo tanti, randagi per strada, e fosse stato per me, li avrei portati tutti a casa. A parte questo, è ovvio che voglio progredire col lavoro, come lo vogliono tutti quanti, e vorrei una famiglia proprio come quella in cui sono cresciuta, così armoniosa e serena.

Quali sono i tuoi prossimi progetti in ballo?
Porto avanti, contestualmente, il lavoro da modella. Il mondo della recitazione è tanto interessante ma anche tanto difficile perché non succede ogni giorno che ci sia una produzione, soprattutto per me che sono straniera e con l’accento spagnolo. In ogni caso, ho un progetto in ballo, come attrice, che non posso svelarti ancora, ma lo farò volentieri a tempo debito se tutto andrà bene. Sarà una cosa molto bella e spero riusciremo a farla.

Però all’estero l’accento ispanico va tanto. Penso a Penelope Cruz.
Sì, a Los Angeles va tantissimo, perché la metà circa della popolazione proviene da paesi in cui si parla lo spagnolo. Ma sento di dover portare avanti ancora qualche progetto qui. Non mi va di perdere quello che mi sto guadagnando. Intanto mi alleno col mio coach a Milano, Michael E. Rodgers. E’ merito suo se mi sono appassionata alla recitazione, è il mio guru. E’ per metà scozzese e per l’altra americano, ed ha studiato con Larry Moss. Facendo la modella da tanti anni, facendo pubblicità e non parlando, credevo che gli attori fossero i maestri della menzogna. Invece, il lavoro che c’è dietro è durissimo e tanto impegnativo, soprattutto a livello emotivo. Poi sono andata a studiare alla New York Academy, avevo bisogno di imparare come affrontare la telecamera e i casting. Poi l’anno scorso son tornata ed ho iniziato a fare provini. E speriamo di continuare a farne sempre.

11111111-mariela-garriga

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here