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Paola Barale in Argentina, intervista per “Canciones”

Intervista a Paola Barale per “Canciones”, nuova fiction girata in Argentina

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di Valentina Ragno

È stato presentato in anteprima mondiale al RomaFictionFest 2014, “Canciones”, nuova fiction che vede come protagonista Paola Barale. La serie è prodotta da Francesca Chiappetta e dalla Barale stessa.

L’episodio pilota, girato in Argentina e diretto da Natural Arpajou, si apre con un matrimonio. I presenti incominciano a mostrarci il loro passato e i loro problemi. Abbiamo Clarissa, ragazza italiana, che è stata da poco lasciata dal ragazzo con cui andava a letto, l’uomo lasciato da qualche mese dalla moglie, la coppia di lesbiche che parla del matrimonio, una vuole sposarsi e l’altra no perché non più innamorata, una donna che ha una relazione con una segreteria telefonica, e i genitori degli sposi. Una commedia corale, dai toni divertenti e spensierati, che tratta le varie problematiche dell’amore senza risultare pesante o monotona.

“Canciones”, già acquistato da Canale 7, il principale canale della Tv pubblica Argentina, ha usato il RomaFictionFest come vetrina. Servirà? Speriamo di si.

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Qual è l’innovazione di questo pilota?
Uno, sono io! No, il modo in cui è girata, il fatto che è una collaborazione italo-argentina. È leggera, il fatto con cui vengono affrontati i problemi. Ma soprattutto il modo in cui è girata. Un po’ parlo con te, un po’ con la telecamera.

Com’è nata la collaborazione tra lei e la produttrice Francesca Chiappetta?
Risale a tanti anni fa. Ci siamo conosciute in una palestra, ci siamo subito capite. Francesca mi chiese all’epoca, parliamo del 2005, se avevo voglia di interpretare un cortometraggio, “Broadcast”, dove mi ha fatto interpretare una pazza, qui invece mi ha fatto interpretare una disperata, non so cosa vede in me! Anche con la precedente esperienza abbiamo avuto delle grandi soddisfazioni, siamo andate in giro per festival, abbiamo vinto dei premi. Lei stava lavorando da anni su “Canciones”, mi ha chiesto se avevo voglia di far parte del cast. Io le ho rispoto che mi avrebbe fatto anche piacere co-produrlo, anche perché al di là del fatto che mi piace molto interpretarlo, io credo veramente molto in questo progetto.

Quanto c’è di Paola nel personaggio che interpreta? Anche lei da ragazzina tempestava il suo ex fidanzato di telefonate? 
Hai tempi purtroppo non c’erano i telefonini! No, io poi di base sono una che quando finisce, finisce. Pochissime volte ci sono rimasta sotto! Io vado avanti, cerco di fare tutto per salvare il rapporto. Di solito, poi, almeno nel mio caso gli uomini si fanno lasciare, invece Clarissa è stata lasciata, è diverso. Quindi questa cosa non mi è mai realmente successa, penso che se mi dovesse succedere ci resterei sotto come Clarissa, speriamo che non succeda!

Perché ha deciso di produrre e interpretare “Canciones”?
Ho deciso innanzitutto d’interpretarlo perché mi è stato chiesto e mi piaceva molto il progetto. Lo stesso motivo per cui ho deciso di co-produrlo. Al di là della parte del mio personaggio, che trovo interessante e divertente, lo trovo un progetto di qualità. E poi mi piacciono le sfide.

E poi, come sfida, ha dovuto imparare anche lo spagnolo. Ecco, com’è andata?
Non ho imparato esattamente lo spagnolo. Ho preso un coach di lingua argentina e ho iniziato a studiare con lei tutti i giorni e poi naturalmente con le persone che erano lì, io chiedevo solo di parlare in spagnolo. Anche se non mi capiva nessuno! Ci siamo divertiti. Ho trovato un ambiente molto disponibile, gli attori con cui ho lavorato mi hanno aiutato molto. Abbiamo avuto anche un ottimo riscontro dalla tv pubblica argentina, quindi speriamo di avere un riscontro positivo anche qui in Italia.

Nell’episodio abbiamo visto alcuni protagonisti alternarsi davanti alla camera e raccontare le proprie vicende. I prossimi episodi, se sono già stati scritti, pensate di basarli su questi personaggi, sui personaggi presenti al matrimonio?
Il centro è la festa di matrimonio, ogni episodio svilupperà di più la storia di un personaggio.

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È da un po’ che non la vediamo sul piccolo schermo. Le manca?
Si, Si, mi manca perché io amo la tv. Quando c’è la possibilità di fare una cosa bella la faccio molto volentieri. Sei abituato a vedere qualcuno spesso in tv, poi non la vedi più e sembra che sparisce. Però oltre alla tv c’è una vita e ci sono tante altre cose. Ho fatto decisamente meno televisione negli ultimi anni ma io non mi sento così lontana dalla tv. La vita mi ha dato la possibilità di poter scegliere ed io sto provando a portare avanti i miei desideri.

Attrice, produttrice, co-produttrice, a teatro con “Dignità Autonome di Prostituzione”, cosa vede nel suo futuro?
Io ho imparato a vivere molto nel presente. Non faccio programmi, anche perché tutte le volte che ho fatto dei programmi non si sono mai avverati, quindi mi godo l’attimo e vediamo poi che succede. Intanto, nel futuro prossimo mi vedrai in un bell’appartamentino, anche piccolino, a Buenos Aires, sul set. Mi vedo questo. Ci sono altri 12 episodi da girare!

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