La nostra intervista a Rossella Brescia, protagonista del film internazionale “The Lemon Grove”
Ballerina, conduttrice televisiva e radiofonica, e ora attrice. Rossella Brescia debutta al cinema con un ruolo da protagonista nella commedia “The Lemon Grove” di Dale Hildebrand. Il film internazionale, prodotto dalla canadese Planet Earth, ha come interpreti anche Burt Young (Rocky). Le riprese, tra Canada e la Sicilia, sono terminate da qualche giorno.
La storia racconta di Calogero che viaggia nella sua terra per spargere le ceneri del padre in un giardino di limoni. Durante quest’avventura, che si rivelerà spericolata, il protagonista si imbatterà nella famosa attrice per cui ha sempre avuto una cotta. Calogero la convincerà a interpretare il ruolo più importante della sua carriera e riunirà le due famiglie in disputa. Farà sì che suo padre riposi in pace e che il suo amato figlio entri in contatto con la sua terra, il suo cuore e la sua anima.
Nel film interpreti Maria Miosogna, una famosissima attrice.
Sì, è un’attrice che per un determinato periodo si trova in Sicilia e che casualmente incontra un italo americano, tornato sull’isola per spargere le ceneri del padre defunto. L’uomo è affascinato da questa donna, è da sempre suo fan e lei risponde al suo ideale femminile. Non può credere di averla incontrata. All’inizio ci saranno un po’ di attriti tra i due, perché lui è abbastanza goffo, ma poi nascerà una bella amicizia e lei salverà lui dalla sua famiglia che intende sottrargli l’eredità. C’è un intrigo alla base ma il messaggio è positivo e c’è il lieto fine.
Qual è il temperamento del tuo personaggio e quanto ti somiglia?
Non è che mi somigli molto. Lei si comporta da diva, è una donna ingombrante ed io nella vita non sono così. In realtà poi si scopre che anche lei non è così realmente. Da principio appare elegante, distaccata, raffinata e ricercata ma poi si scoprirà come donna normale, con le fragilità comuni a tutte.
Per te è l’esordio al cinema, da protagonista. Come ti sei trovata sul set?
Benissimo. E’ stata una bella prova, anzi una doppia sfida visto che ho recitato in inglese. E la sfida è cominciata proprio a partire dal provino. Poi la Sicilia è un posto meraviglioso, qualsiasi cosa inquadri va bene e dove ti giri c’è storia e bellezza.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Di sicuro continuare in radio perché ormai è diventata la mia quotidianità, cosa che non ho potuto fare in questo periodo di riprese. Poi, indubbiamente, vorrei continuare con il teatro e a tal proposito ho delle cose in ballo. Spero che questo film sia l’esordio di altri progetti di cinema così come spero che ponga fine a determinati pregiudizi che forse solo in Italia si hanno. E mi riferisco a coloro che avanzano delle critiche su chi passa dalla tv al cinema, o dalla danza al cinema, o anche il contrario.
Come è nato questo tuo esordio al cinema?
Ho sostenuto un provino con delle persone che non mi conoscevano e che mi hanno scelto. Anzi, ho fatto più provini con loro ed è stato sempre molto bello perché si è creato subito un bel feeling. Se si è dotati di passione e professionalità, chi se ne frega se hai sempre fatto televisione. Ripeto, è un’etichetta che vale solo in Italia. E’ la sostanza quella che conta e i pregiudizi vanno superati. Fortunatamente tanti registi vanno oltre, e mi riferisco a Ferzan Ozpetek, ad esempio, che per me è geniale. Essere una ballerina di danza classica dovrebbe essere un valore aggiunto, intanto perché si interpretano personaggi come Carmen, Cassandra ed è anche più difficile perché devi trasmettere e comunicare senza parlare. Deve esserci un lato recitativo fondamentale.
Qual è ad oggi il tuo desiderio più grande?
Fare sempre cose di qualità, nella danza, in tv, nel cinema. Vivo molto il presente in realtà e credo sia importante. Il futuro poi verrà. Oggi sono molto felice.
