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Amnesty International: Roberto Saviano firma per Lydia Cacho

Lydia Cacho, giornalista e attivista dei diritti umani messicana convive con le minacce di morte da sei anni, da quando ha iniziato a denunciare nei suoi libri il circuito di pedopornografia, che operava nella piena conoscenza delle autorità locali messicane, e la tratta di donne e bambine. Dell’infanzia schiavizzata, Lydia ha parlato anche nell’antologia di Amnesty International “Io manifesto per la libertà”. Il 14 giugno è stata nuovamente minacciata e “temiamo fortemente per la sua incolumità”, dichiara Annunziata Marinari, responsabile della campagna “Individui a rischio” di Amnesty International.

Roberto Saviano, che è stato tra i primi ad aderire all’appello di Amnesty International, ha parlato di Lydia come “un esempio per chi vuole fare giornalismo. È una donna coraggiosa che ha sopportato prigione e tortura per aver difeso una minoranza cui nessuno prestava ascolto, per aver portato attenzione sui soprusi che le donne e i bambini sono costretti a subire in Messico e nelle aree più disagiate del mondo. Ha fatto informazione dove non ce n’era e coraggiosamente si è esposta a enormi rischi denunciando imprenditori criminali e uomini politici. L’importanza del suo atto di denuncia ha valenza universale perché ovunque lo stato è debole, ovunque c’è spazio per l’illegalità, le prime vittime sono le donne e i bambini…”.

Come Roberto Saviano, unisciti ad Amnesty International e firma anche tu per salvare la vita di Lydia Cacho.

 

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