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MSF: Somalia, incrementare le attività nonostante i numerosi ostacoli

Nelle ultime settimane, le équipe di Medici Senza Frontiere hanno cercato di incrementare le attività dell’organizzazione in Somalia nonostante le continue violenze nella capitale e altre restrizioni; il numero di bambini malnutriti continua a crescere e serve più assistenza per il già vulnerabile popolo somalo che, negli ultimi vent’anni, ha avuto scarso o nessun accesso alle cure mediche

24/08/2011

A oggi, 8.135 bambini vengono curati nei programmi nutrizionali di MSF e 561 di essi sono gravemente malnutriti. MSF spera di ridurre ulteriormente la mortalità tra i bambini malnutriti facendosi aiutare dalle stesse comunità per identificare i pazienti che hanno bisogno di assistenza in modo da stabilizzarli e fornire cibo terapeutico a chi ne ha bisogno. Coloro che necessitano cure intensive verranno ricoverati presso il centro terapeutico nutrizionale.

Nella capitale Mogadiscio, l’organizzazione ha aperto un centro terapeutico nutrizionale con una capacità di 60 posti letto, nel quale sono attualmente ricoverati 50 bambini con malnutrizione grave. Contemporaneamente, le cliniche mobili stanno raggiungendo le sacche di popolazione più trascurate che hanno trovato riparo dentro e fuori la città.

A partire dall’8 agosto, le équipe mediche hanno vaccinato più di 11.000 bambini contro il morbillo per ridurre il rischio di epidemia. MSF sta inoltre tenendo sotto controllo i casi di colera che si sono manifestati in città e nei campi e ha appena aperto un centro per il trattamento del colera da 50 posti letto nel centro di Mogadiscio.

Nel sud e nel centro della Somalia, MSF ha ricoverato 319 bambini gravemente malnutriti nei centri di trattamento a Marere, Dinsor, Beletweyne, Afgoye, Jowhar e Guriel. Cliniche mobili sono attive nei dintorni di Marere e Guriel per fornire supporto nutrizionale alla popolazione sfollata.

Nel nord della Somalia, sono 192 i bambini ricoverati nei centri terapeutici nutrizionali a nord e sud di Galcayo. Secondo quanto riferisce Duncan Mclean, program manager per MSF delle operazioni in Somalia, “nonostante non ci siano dubbi sulla criticità della situazione, abbiamo ancora un quadro molto frammentario, limitato alle nostre aree di intervento”.

Nonostante questi sforzi, l’organizzazione è ancora lontana dall’avere un quadro completo della situazione nutrizionale nel paese e le équipe stanno negoziando per avere maggiore accesso alle aree più remote.

MSF, che negli ultimi 20 anni è stata una delle maggiori organizzazioni impegnate nell’assistenza medica in Somalia, attualmente porta avanti 13 progetti in 8 regioni. Nonostante le difficoltà, MSF rimane una delle poche organizzazioni ad avere strutture mediche in alcune comunità del sud e del centro del paese.

MSF lavora ininterrottamente in Somalia dal 1991 e attualmente garantisce cure mediche gratuite in otto regioni del Paese. Più di 1.400 persone dello staff somalo, sostenute da circa un centinaio di operatori a Nairobi, forniscono alla popolazione sfollata assistenza sanitaria di base gratuita, chirurgia, cure per la malnutrizione oltre al supporto alla popolazione sfollata attraverso cure mediche, fornitura d’acqua potabile e distribuzione di generi di prima necessità in nove località nel sud e nel centro della Somalia.

MSF sta inoltre fornendo assistenza medica ai rifugiati somali in Kenya (campi Dagahaley e Ifo) e in Etiopia (Liben). Nel campo Dagahaley, MSF è l’unico fornitore di assistenza medica per le 130.000 persone ospitate e attualmente ha in cura 6.400 bambini per la malnutrizione. Nel campo Ifo, MSF fornisce assistenza medica a 25.000 rifugiati nella periferia del campo. A Liben, MSF fornisce assistenza medica nei sei campi che ospitano 119.000 rifugiati. Qui, più di 10.000 bambini sono in cura nel programma nutrizionale di MSF.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

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