Home Uncategorized Poiché cresce il numero di rifugiati in Sud Sudan, MSF affronta l’emergenza

Poiché cresce il numero di rifugiati in Sud Sudan, MSF affronta l’emergenza

Al 7 dicembre, il numero dei rifugiati registrati nel piccolo villaggio di Doro è stato di 21.500 e non accenna a diminuire. Arrivano dalle 500 alle 1.000 persone al giorno senza soluzione di continuità. 

12/12/2011

Doro, Maban County, Sud Sudan – Il viaggio dalle loro terre nello Stato del Nilo Blu, nel Nord del Sudan, dura da una settimana a un mese. Anche se l’organizzazione di un campo rifugiati è in corso d’opera, nessuna famiglia arrivata a Doro è stata sistemata. Così, la realtà di molti è quella di trovare un albero o un cespuglio sotto il quale proteggere i pochi beni che sono riusciti a portare con sé.

I rifugiati raccontano di essere scappati dalla Guerra nello Stato del Nilo Blu, nel vicino Sudan. Un anziano della comunità arrivato da poco ha detto allo staff di MSF che tutta la comunità di 5.000 persone ha abbandonato la propria terra per dirigersi a Doro. “Siamo tutti qua – ha detto – Nessuno è rimasto indietro”.

L’anziano ha raccontato che la sua comunità è composta da agricoltori che coltivano le terre per sostentarsi. La loro nuova condizione, che potrebbe durare anche anni, è inquietante. Molti già vivevano in queste condizioni prima, poiché nel decennio passato si erano rifugiati in Etiopia durante la guerra civile in Sudan. “Non sto bene qui, perché so che la vita sarà dura, senza cibo né acqua – ha detto – La gente mi chiede come sopravvivremo in questo posto”.

I servizi in quest’area sono molto sfruttati. Vicino al perimetro del campo rifugiati, un pozzo con una pompa a mano che serve tutta la comunità locale adesso è sfruttato da tutti, al punto che le donne e le ragazze talvolta aspettano in fila anche 12 ore con i loro contenitori di plastica. Le tensioni stanno aumentando.

“Molti dei pazienti che visitiamo nella nostra clinica hanno problemi respiratori – ha detto un clinico di MSF, Robert Mungai Maina – E ci sono molti pazienti con la diarrea perché le settimane scorse non c’erano latrine né acqua a sufficienza. Oggi abbiamo avuto quattro casi di diarrea con sangue e molti altri di diarrea acquosa. Stiamo inoltre visitando bambini malnutriti, alcuni con una malnutrizione moderata, altri con forme gravi. Siamo qui per fornire assistenza sanitaria, ma con la nostra acqua e con il nostro team sanitario stiamo scavando latrine, preparando scorte di acqua, cercando di affronta re le esigenze più immediate”.

Un uomo di 33 anni ha raccontato a MSF di essere venuto per trovare sicurezza, ma di aver trovato, invece, molti altri problemi. “Durante il nostro viaggio i miei bambini mi chiedevano ‘dove stiamo andando?’, volevano tornare a casa. Dicevo loro che stavamo scappando dalla guerra. Avevamo bisogno di un posto sicuro. Ma qui stiamo affrontando molti problemi. Cercavamo un posto dove poterci sentire sicuri, ma l’insicurezza alimentare adesso ha preso il posto dell’altra insicurezza da cui siamo scappati”.

Il 28 settembre, Medici Senza Frontiere ha installato una clinica temporanea a Doro dove, fino a oggi, ha già fatto 700 visite, incluso 100 pazienti curati per la malaria e 100 visite pre-natali. Poiché questo non è un buon ambiente dove partorire, a breve un’ostetrica farà parte del team di MSF, insieme a un dottore, un infermiere, due clinici, un promotore della salute e altri specialisti in emergenze umanitarie.

Molti rifugiati sono alla ricerca di cure mediche per problemi di respirazione e diarrea. Questo accade perché la gran parte delle persone dorme senza tetti sulla testa, durante notti umide e senza acqua potabile e servizi sanitari accessibili. Anche la malaria è molto comune.

La clinica sta fornendo vaccini, in particolare contro il morbillo, la tubercolosi e il tetano, soprattutto per i soggetti più vulnerabili e i bambini. I bambini affetti da malnutrizione stanno ricevendo alimenti terapeutici pronti all’uso arricchiti di proteine e sali minerali, necessari per riprendere forze.

Gli specialisti di potabilizzazione dell’acque di MSF stanno iniziando a scavare latrine e stanno adottando misure temporanee per accelerare la fornitura di acqua clorata. Sono misure di emergenza adottate finché altre organizzazioni non governative non saranno in grado di intervenire per fornire anch’esse acqua e servizi igienici completi.

Complessivamente, MSF ha 15 operatori internazionali e quasi 70 persone assunte in loco che lavorano per fornire assistenza sanitaria d’emergenza e i servizi igienici e sanitari di base a Doro. I logisti di MSF hanno iniziato a lavorare per installare una clinica specializzata nel centro di quello che sarà il campo rifugiati a Doro. Il team è in attesa di iniziare a lavorare con cliniche mobili in altre zone di Maban County colpite dall’improvviso afflusso di rifugiati.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it


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