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Amnesty International: Uganda, un ministro guida irruzione durante un seminario LGBT

Il ministro ugandese per le questioni morali e l’integrità, Simon Lokodo, ha personalmente diretto l’assalto a un seminario di persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) che si stava svolgendo il 14 febbraio a Entebbe.

Il ministro, che era accompagnato da agenti di polizia, ha dichiarato che il seminario era illegale e che le persone presenti dovevano subito abbandonare la sala, altrimenti sarebbe stata usata la forza.

Il ministro ha anche cercato di far arrestare Kasha Jacqueline Nabagesera, attivista per i diritti delle persone LGBT e vincitrice nel 2011 del premio Martin Ennals per i difensori dei diritti umani, che è stata costretta a lasciare in tutta fretta l’albergo in cui era in corso la riunione.

Per Amnesty International, si è trattato di un vergognoso tentativo d’impedire le attività, legittime e pacifiche, dei difensori dei diritti umani in Uganda. L’organizzazione ha ulteriormente sollecitato il governo del paese a proteggere tutti i suoi cittadini dalle minacce, dalle violenze e dalle intimidazioni a prescindere dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale, reali o percepiti, delle persone.

Questo atto intimidatorio è arrivato pochi giorni dopo la nuova presentazione in parlamento della proposta di Legge anti omosessualità. Il governo ha cercato di prendere le distanze, sostenendo che la proposta non ha il suo sostegno. Ma, ribadisce Amnesty International, se il governo vuole differenziarsi dall’omofobia di stato, deve consentire lo svolgimento degli incontri, pacifici e legittimi, dei difensori dei diritti umani, compresi coloro che si occupano di diritti delle persone LGBT.

Per maggiori informazioni: www.amnesty.it

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