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Siria: MSF chiede evacuazione di feriti e malati da Deir Azzour, migliaia di persone sono rimaste intrappolate

Decine di migliaia di persone, molte delle quali ferite, sono intrappolate nella città di Deir Azzour, nella Siria orientale, a causa degli intensi combattimenti e dei bombardamenti aerei. Medici Senza Frontiere (MSF) chiede che i malati e i feriti vengano evacuati in luoghi più sicuri e un’autorizzazione ufficiale per le équipe mediche internazionali affinché possano fornire assistenza imparziale a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Roma/Parigi, 12 dicembre 2012 – “Deir Azzour ha attualmente un solo ospedale di fortuna, con solo quattro medici che vi lavorano”, dichiara Loris De Filippi, presidente di MSF Italia, da poco rientrato dalla Siria. “I medici sono esausti dopo sei mesi di lavoro in una zona di combattimento ma si rifiutano di lasciare la città e continuano a curare i feriti tutto il giorno”. Nonostante il supporto di un’organizzazione di medici siriani, le forniture mediche sono quasi impossibili da ottenere, e i bombardamenti aerei e il fuoco incrociato dei cecchini rendono l’evacuazione dei pazienti in barella estremamente difficile.

Un’équipe di MSF ha visitato in via ufficiosa il governatorato Deir Azzour a fine novembre per valutare le necessità in questa regione isolata e interessata dal conflitto. Era troppo pericoloso entrare nella città di Deir Azzour, che prima del conflitto ospitava circa 600.000 persone, ma la popolazione locale ha riferito che decine di migliaia di persone sono intrappolate nella città, che viene bombardata ogni giorno. Quelli che restano sono soprattutto i poveri e gli anziani che non sono in grado o non vogliono andarsene e ora sono estremamente vulnerabili.

MSF ha visitato diversi ospedali pubblici e privati all’interno di un raggio di 50 km della città di Deir Azzour. E’ molto difficile fornire assistenza chirurgica e di emergenza, e uno degli ospedali ha ricevuto più di 300 feriti durante la scorsa settimana. Quaranta feriti sono stati trasferiti a più di 400 km verso la Turchia, nella speranza di poter attraversare il confine per ottenere un’adeguata assistenza sanitaria.

Il personale sanitario che è rimasto nell’area sta facendo del proprio meglio con risorse minime. Il sistema sanitario viene preso di mira e le forniture mediche, compresi farmaci e prodotti per le trasfusioni di sangue, stanno terminando mentre il numero dei feriti continua ad aumentare. Forniture mediche essenziali non possono essere ottenute da Damasco mentre le possibilità di trasporto dai Paesi confinanti sono gravemente compromesse a causa della distanza, delle difficoltà di attraversare le frontiere e della mancanza di sicurezza.

Con l’inverno alle porte, molte delle persone che sono fuggite dalla città di Deir Azzour sono state accolte da persone che vivono nelle zone circostanti o si sono rifugiate in edifici pubblici, come le scuole. La popolazione locale è stata generosa nel fornire assistenza ma non è in grado di rispondere a tutti i bisogni impellenti delle persone costrette ad abbandonare le proprie case.

MSF chiede l’immediata evacuazione di tutti i feriti e i malati dalla città di Deir Azzour verso località più sicure, nel rispetto del diritto umanitario internazionale. MSF chiede che il governo siriano autorizzi ufficialmente il dispiegamento dell’assistenza medica internazionale e imparziale e che questa venga rispettata da tutte le parti in conflitto.

Nonostante i bisogni umanitari crescenti in tutta l’area, le autorità siriane non hanno ancora autorizzato il dispiegamento dell’assistenza medica imparziale e neutrale. Ciononostante, MSF sta compiendo ogni sforzo per aumentare la propria presenza e le attività di assistenza alla popolazione, in collaborazione con la rete di medici siriani sia nel governatorato Deir Azzour sia in altre zone del Paese.

Le équipe di MSF sono operative in tre ospedali situati nel Nord e nel Nord-Ovest della Siria, in zone controllate da gruppi armati di opposizione. MSF fornisce assistenza medica di emergenza, compresi interventi chirurgici e consultazioni mediche. Dallo scorso mese di giugno, le équipe hanno curato oltre 2.500 pazienti ed effettuato oltre 550 interventi chirurgici.

In Giordania, Libano e Iraq, tutti paesi confinanti con la Siria, MSF fornisce assistenza medica ai rifugiati siriani e ha predisposto piani di emergenza per rispondere ai bisogni crescenti causati dal conflitto in Siria.

Medici Senza Frontiere, nata nel 1971, è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it; Facebook.com/msf.italiano; Twitter: @MSF_Italia – APP per Smartphone “MSF – Senza mai restare a guardare” http://app.msf.it

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