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Repubblica Centrafricana, MSF chiede accesso immediato alle cure mediche per la popolazione

Bangui/Roma, 25 marzo 2013 – L’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) chiede a tutte le parti coinvolte nel conflitto nella Repubblica Centrafricana di permettere ai pazienti l’accesso alle strutture sanitarie e alle cure mediche di cui hanno bisogno. MSF chiede inoltre di rispettare il personale medico, gli uffici e le strutture sanitarie non solo nella capitale, ma anche in tutto il resto del Paese.

Nelle ultime 48 ore, a causa dell’estrema violenza e insicurezza a Bangui, le attività di MSF sono state fortemente ostacolate e i pazienti gravemente feriti non sono stati in grado di ricevere assistenza chirurgica. Da quando il gruppo di opposizione Seleka ha preso il controllo della capitale, e a causa della forte insicurezza, la preoccupazione maggiore di MSF è che il personale medico non sia in grado di fornire assistenza medica alla popolazione. In questo momento, 23 pazienti feriti non sono in grado di ricevere assistenza, perché non c’è possibilità di spostarli da Sibut, dove MSF ha un progetto di emergenza, fino a Bangui per ricevere ulteriori cure. Molte persone sono troppo spaventate per recarsi in ospedale, gli incidenti legati all’insicurezza continuano a impedire a MSF di fornire le cure essenziali a chi ne ha bisogno.

In tutto il Paese e nelle città chiave occupate da Seleka, gli sfollati in fuga dal conflitto hanno avuto difficoltà a raggiungere le strutture sanitarie, perché bloccati della paura. Le attività di MSF continuano a Carnot, Paoua, Mboki, Zemio, Boguila, Batafango, Kabo, Sibut e Ndele. MSF chiede a tutti gli attori del conflitto di garantire l’accesso alle strutture sanitarie alla popolazione e al personale medico, senza che queste corrano il rischio di essere prese di mira nei combattimenti.

MSF ha subito anche numerosi saccheggi e furti e invita tutte le parti in conflitto a rispettare le strutture mediche, le ambulanze, il personale medico e i pazienti malati e feriti. “MSF condanna i saccheggi e i furti che hanno avuto luogo presso le nostre strutture a Bangui e Batangafo, e ricorda che il personale medico deve essere rispettato e protetto. Deve, inoltre, essere garantito al personale medico tutto l’aiuto disponibile per lo svolgimento delle proprie funzioni ”, dichiara Serge St. Louis, capo missione di MSF a Bangui. Non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno, MSF intende valutare le esigenze mediche a Bangui e in altre città del Paese, e prendere le necessarie misure di emergenza per farvi fronte.

MSF assiste la popolazione della Repubblica Centrafricana dal 1996. MSF ha circa 80 membri operatori internazionali che lavorano in 5 delle 17 prefetture del Paese.

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Medici Senza Frontiere, nata nel 1971, è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it.

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