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MSF, Repubblica Centrafricana: saccheggi e furti a mano armata ai danni delle équipe umanitarie

Medici Senza Frontiere, presa di mira dai gruppi armati, invita il nuovo governo ad assumersi le proprie responsabilità e a ripristinare l’ordine nella Repubblica Centrafricana. Molte persone sono senza assistenza medica a causa dell’evacuazione delle équipe umanitarie. 

Roma/Bangui, 10 aprile 2013 – Gruppi armati fuori controllo stanno diffondendo il caos nella Repubblica Centrafricana, lasciando la popolazione civile senza la risposta umanitaria di cui ha urgente bisogno. Le strutture di Medici Senza Frontiere (MSF) sono state saccheggiate e le équipe hanno subito rapine e minacce fin dall’inizio del conflitto. Il nuovo governo Séléka deve assumersi le proprie responsabilità e ristabilire il controllo sui gruppi armati che operano in diverse zone del Paese.

Le équipe mediche di MSF sono state evacuate dalle città di Batangafo e Kabo a causa di rapine e della generale insicurezza, e tutte le attività ospedaliere e mediche sono state sospese. MSF è l’unica organizzazione umanitaria che fornisce assistenza medica in quelle aree. Questo significa che una popolazione di più di 130.000 persone non riceverà aiuto umanitario nei prossimi giorni o settimane. MSF ha subito incidenti simili a Boguila, dove il personale internazionale è stato evacuato. L’ospedale è ancora operativo, ma con un’équipe ridotta. Inoltre, a causa dell’instabilità, MSF non può accedere alle aree in cui vi sono bisogni e richieste mediche, come ad esempio a Bossangoa, dove l’ospedale è stato saccheggiato e il personale del Ministero della Salute è fuggito per paura.

A Bangui, dopo il 24 marzo, quando le autorità Séléka hanno preso il controllo della Repubblica Centrafricana, le strutture di MSF sono state saccheggiate in diverse occasioni, con conseguenti perdite importanti, come attrezzature, farmaci, contanti e veicoli. Dall’inizio dell’offensiva Séléka, il furto armato ha portato a notevoli perdite economiche per MSF. Soprattutto, però, ha portato al blocco delle attività umanitarie e mediche per la popolazione in difficoltà.

“MSF è estremamente preoccupata per il benessere e la salute della popolazione”, afferma Sylvain Groulx, capo missione di MSF a Bangui. “Dobbiamo ricordarci che anche in tempi di pace la popolazione affronta grandi difficoltà quotidiane per sopravvivere. Anche prima dei recenti avvenimenti, i tassi di mortalità legati a malattie prevenibili e curabili (soprattutto la malaria) erano già sopra la soglia di emergenza in molte zone del Paese. In questo momento, l’insicurezza in corso sta portando alla stremo i loro già fragili meccanismi di sopravvivenza”.

A Bangui, le équipe di MSF continuano a fornire assistenza medica in un ospedale, il Communautaire Hôpital. Anche se la situazione nella capitale si è stabilizzata, i recenti scontri e le sparatorie continuano a provocare l’afflusso di feriti che hanno bisogno di cure. Altre difficoltà aggiuntive sono la mancanza di acqua, di energia elettrica e di personale medico qualificato.

MSF chiede al governo Séléka di controllare meglio gli individui e le loro forze armate nelle zone colpite, al fine di cessare le minacce e gli attacchi armati contro gli operatori umanitari, i medici e le strutture, in modo che la popolazione possa ricevere assistenza umanitaria. MSF teme che se questo non accadrà, ci saranno conseguenze drammatiche per la popolazione.

MSF lavora nella Repubblica Centrafricana dal 1997 e gestisce sette programmi in cinque dei sette distretti sanitari del Paese. In collaborazione con il Ministero della Salute, MSF supporta sette ospedali e circa 38 ambulatori, e le attività vanno dall’assistenza sanitaria di base, al trattamento dell’HIV e della tubercolosi, alle malattie dimenticate, ai programmi di nutrizione, vaccinazione, chirurgia, assistenza sanitaria, e altre cure specialistiche.

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Medici Senza Frontiere, nata nel 1971, è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it.

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