Home Uncategorized I premi del BIF&ST 2011 – Bari International Film & TV Festival

I premi del BIF&ST 2011 – Bari International Film & TV Festival

Premi della Giuria Internazionale

Presieduta da Jean Roy e composta da Greta Scacchi, Peter Schneider, Jean Sorel ed Emanuel Ungaro

Premio Mario Monicelli per la migliore regia a Ferzan Ozpetek per Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek

Premio Suso Cecchi D’Amico per la migliore sceneggiatura a Ferzan OzpetekIvan Cotroneo per Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek

Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto a Ferzan Ozpetek Ivan Cotroneo per Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek

Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista a Nicole Grimaudo per Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek

Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista a Elio Germano per La nostra vita di Daniele Luchetti

Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche a Carlo Virzì per La prima cosa bella di Paolo Virzì

Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia a Marco Sgorbati, Gian Paolo Conti per Sorelle Mai di Marco Bellocchio

Premio Roberto Perpignani per il miglior montatore a Benni AtriaMaurizio Grillo per Le Quattro Volte  di Michelangelo Frammartino

Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo a Giuliano Pennuti per Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati

Premio Piero Tosi per il miglior costumista a Stefania Consaga, Maria Fassari Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati

Premi della Giuria del Pubblico presieduta da Marie Delphine Bonada

Premio Franco Cristaldi per il produttore del miglior film ai produttori de Le Quattro Volte  di Michelangelo Frammartino

Per la giuria del pubblico “Le quattro volte” di Michelangelo Frammartino rappresentano un magnifico ed emozionante cantico alla terra. 4 volte, che possono essere intese banalmente come 4 episodi o 4 stagioni, sono invece la straordinaria rappresentazione dei 4 regni: da quello umano a quello animale, dal vegetale al minerale.

Premio Alida Valli per migliore attrice non protagonista Ilaria Occhini per Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek

Premio Alberto Sordi per il migliore attore non protagonista Giuseppe Battiston per La Passione di Carlo Mazzacurati

Premiazione miglior opera prima e miglior documentario

Erfan Rashid, della giuria internazionale, consegna il Premio Opera Prima Francesco Laudadio al regista Aureliano Amadei per “20 sigarette” con la seguente motivazione:

“Per essere riuscito a raccontare, attraverso una tragedia personale le sofferenza di un intero popolo. Per essere riuscito a dimostrare, senza mai cadere nè nella retorica nè negli slogan vuoti, che un bambino ucciso in una guerra, qualsiasi guerra, altro non è che un nostro figlio che ingiustamente perdiamo. Per essere riuscito a dare un nome, un volto ed una dignità umana a coloro che persero la vita durante il compimento dei loro doveri, persone che rischiavano di rimanere solo come dei semplici numeri di morti”.

La giuria del pubblico, composta da 30 spettatori e presieduta dalla documentarista Maite Carpio, ha attribuito il Premio Vittorio De Seta per il miglior regista di film documentario a Filippo Vendemmiati per “E’ stato morto un ragazzo” con la seguente motivazione:

“Per la esauriente e straordinaria ricostruzione che il documentario realizza di un fatto di cronaca sconvolgente. Per aver ridato ai fatti, grazie alla capacità narrativa e alla ricerca delle immagini, la complessità e la profondità umana che il caso meritava. Per l’innegabile valore artistico e documentaristico dell’opera. Infine, per il valore sociale di un documentario che con passione e  tenacia,  racconta la storia di una ingiustizia, sperando che questa denuncia possa evitare in futuro altri casi come questo”.

Premio Michelangelo Antonioni per il miglior regista di cortometraggio

La giornalista e critico cinematografico del quotidiano “la Repubblica” Maria Pia Fusco, presidente della giuria popolare formata da trenta spettatori, consegna il Premio Michelangelo Antonioni per il miglior regista di film cortometraggio a Germano Maccioni, autore di “Cose naturali”. Il film della durata di 29 minuti, ha vinto tra i 22 cortometraggi in concorso, selezionati tra oltre 500 opere pervenute. Motivazione:

“Per la leggerezza con cui è riuscito a trattare grandi temi dell’esistenza come l’amore e la morte, anche grazie all’ironia divertita e lieve di un protagonista straordinario come Roberto Herlizka, il premio Michelangelo Antonioni va a Cose naturali di Germano Maccioni. Sarebbe bello una premessa sulla difficoltà di assegnare un solo premio per l’alta qualità di buona parte della selezione. Doverosa una menzione per Habibi di Davide Del Degan, in corsa per il premio fino all’ultimo”.

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