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Venezia 68: “Kotoko” vince Orizzonti, premiato il corto italiano “In attesa dell’avvento”

Il film “Kotoko” del regista giapponese Shinya Tsukamoto è il miglior film della sezione Orizzonti della 68. Mostra del Cinema di Venezia. Premiati gli italiani Felice D’Agostino e Arturo Lavorato per il cortometraggio “In attesa dell’avvento”.

La Giuria Orizzonti della 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, presieduta da Jia Zhangke e composta da Stuart Comer, Odile Decq, Marianne Khoury, Jacopo Quadri dopo aver visionato i 52 film in concorso, ha deliberato all’unanimità di assegnare:

il PREMIO ORIZZONTI (riservato ai lungometraggi)
a KOTOKO di Shinya Tsukamoto (Giappone)
“Il film si muove liberamente tra diversi generi per creare una potente rappresentazione della fragile condizione psicologica di una donna, una meditazione profondamente sconvolgente sulla solitudine e sull’esperienza urbana contemporanea. Shinya Tsukamoto ha prodotto un linguaggio visivo di incredibile impatto per penetrare nella mente della sua protagonista”

il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA (riservato ai lungometraggi)
a WHORES’ GLORY di Michael Glawogger (Austria, Germania)
“La prostituzione diventa specchio di un labirinto di relazioni sessuali ed economiche basate sullo sfruttamento che Glawogger cattura con stupefacente precisione ed eloquenza visiva. Prostitute di Bangkok, del Bangladesh e del Messico vengono ritratte con dignità e rispetto, senza risparmiare i dettagli della complessa politica degli spazi e delle problematiche sociali generate dalla globalizzazione”

il PREMIO ORIZZONTI CORTOMETRAGGIO
a IN ATTESA DELL’AVVENTO di Felice D’Agostino, Arturo Lavorato (Italia)
“Dando nuova energia alla lunga tradizione di cinema che utilizza materiale d’archivio, In attesa dell’avvento crea un prisma cinematografico che esplora i lati oscuri delle politiche passate e delle cruciali implicazioni sulle incertezze del presente”

il PREMIO ORIZZONTI MEDIOMETRAGGIO
a ACCIDENTES GLORIOSOS di Mauro Andrizzi, Marcus Lindeen (Svezia, Danimarca, Argentina)
“La giuria ha apprezzato il film per l’approccio sperimentale e per il coraggio di intraprendere nuove forme di collaborazione. Il film è un interessante collage di luoghi disparati, oggetti e persone che si incontrano nello scuro spazio del cinema”

una MENZIONE SPECIALE a: 
O LE TULAFALE (THE ORATOR) di Tusi Tamasese (Nuova Zelanda, Samoa)
“Tusi Tamasese espande i confini del cinema con un racconto mistico di individui coraggiosi impegnati nelle difficili relazioni sociali all’interno della propria comunità nel contesto rurale dell’isola di Samoa. Una cultura a molti poco familiare irrompe sullo schermo con immagini sorprendenti ed un sapore aneddotico. Dopo aver apprezzato la sua opera prima, non vediamo l’ora di vedere il suo prossimo film!”

una MENZIONE SPECIALE a:
ALL THE LINES FLOW OUT di Charles Lim Yi Yong (Singapore)
“La suggestiva fotografia di Charles Lim Yi Yong delinea i corsi delle acque in una città contemporanea, creando un’atmosfera di mistero che si addice ad un’epoca di iper-mobilità, networks virtuali e crisi ecologiche”

La Giuria, dopo aver visionato i 16 cortometraggi europei della selezione Orizzonti, ha deciso di assegnare
il VENICE SHORT FILM NOMINEE FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS
a HYPERCRISIS di Josef Dabernig (Austria)
“Mentre il mondo rimane sospeso in un gioco di cui l’esito è incerto, Dabernig presenta una intelligente, sintetica analisi di un blocco creativo e di una crisi culturale”

 

 

 

 

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