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Cannes 2014: “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher e “I mercenari” in carroarmato sulla Croisette

Da Cannes la nostra inviata Marilena Vinci. Diario del quinto giorno.  

In concorso oggi l’unico titolo italiano e il secondo film da regista di Tommy Lee Jones, “The houseman”, western femminista con Hilary Swank. 

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Cannes, 18 Maggio 2014 – A tre anni dall’esperienza nella Quinzaine des Réalisateurs con “Corpo celeste”, Alice Rohrwacher torna a Cannes promossa in concorso con “Le meraviglie”, unico titolo italiano in gara, che arriverà al cinema il prossimo 22 maggio distribuito da Bim. Il film, che vede nel cast la sorella della regista Alba Rohrwacher, Monica Bellucci, Sam Louwyck e le giovanissime esordienti Sabine Timoteo e Agnese Graziani, racconta l’estate di quattro sorelle, capeggiate dalla primogenita, Gelsomina, che gestisce la produzione del miele in un regno che il padre, apicoltore di origine tedesca, ha costruito per proteggere la sua famiglia dal mondo “che sta per finire”.

“Non è un film autobiografico – dice la regista – ma è innegabile ci siano molte somiglianze con alcuni aspetti della mia storia: siamo nella mia regione (un posto al confine tra Umbria-Lazio e Toscana, l’Etruria, ndr.), mio padre era un apicoltore e sono cresciuta in una famiglia di origini miste. Nulla di più però: anche il contesto temporale è indefinito, sembrano gli anni ’90, l’unica cosa certa è che siamo dopo il ’68, perché da quel momento in poi credo che siano cambiate molte cose”.

Per la prima volta, poi, Alice Rohrwacher ha diretto sua sorella Alba, che nel film è la mamma delle bambine: “E’ stata un grande aiuto, anche in sede di sceneggiatura, una vera e propria sorella maggiore. Lavorare con lei è stato un po’ come quando puoi lavorare da casa, direttamente in pigiama”.

Sul coinvolgimento di Monica Bellucci, invece, la regista spiega che serviva “un’icona che arrivasse subito, che fosse molto riconoscibile, che creasse con lo spettatore lo stesso feedback immediato che stabilisce con i personaggi del film quando compare nei panni della presentatrice Milly Catena”. Sarà proprio l’arrivo della televisione a rompere gli equilibri: “è un tipo di televisione molto dolce, è il mezzo televisivo, quasi ai suoi primordi, una scatola che deve riempirsi. Volevo rappresentasse una sorta di alieno, cattivo solo nel senso etimologico del termine, ovvero chiuso”.

Come gli altri due film italiani presenti a Cannes – “Incompresa” di Asia Argento al Certain Regard e “Più buio di mezzanotte” di Sebastiano Riso alla Semaine de la Critique – anche “Le meraviglie” racconta una storia di adolescenza e per la regista: “Forse l’Italia in questo momento non riesce ad uscire dall’infanzia. Ma preferisco pensare che il film non sia su quanto siamo adolescenti ma su quanto siamo primogeniti. Ed è un film sul perdono, non sul tradimento”.

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Al festival oggi passa in concorso anche “The houseman” di Tommy Lee Jones, western femminista che ha per protagonista Hilary Swank e lo stesso regista. Per Lee Jones si tratta della seconda esperienza dietro la macchina da presa (la precedente fu con un altro western “Le tre sepolture” che gli valse la Palma per il miglior attore e quella per la miglior sceneggiatura). Tratto dal romanzo di Glendon Swarthout, il film racconta di un uomo salvato dall’impiccagione da una pioniera timorata di Dio, Mary Bee Cuddy. La donna da lui vuole in cambio però una cosa: che la aiuti a trasportare tre donne malate di mente dal Nebraska all’Iowa. Un cammino che si rivelerà un’Odissea ricca di insidie e pericoli.

“Perché faccio sempre western? Perché il west fa parte della storia del mio paese, quindi anche della mia”, afferma Lee Jones. Mentre per quanto riguarda la scelta di declinare al femminile una storia western spiega: “Per me era importante esplorare la condizione femminile della metà del 19° secolo perché penso sia all’origine di quella odierna”. “Le donne – continua – erano trattate come oggetti allora e talvolta ancora oggi. Questo film è una forma di risarcimento per quello che le donne hanno fatto per questo paese”.

Per Hilary Swank “E’ stato scioccante apprendere quanto fossero dure le loro vite e quanto fossero coraggiose. Non solo per ragioni culturali e di sottomissione agli uomini, ma perché dovevano mandare avanti una casa, una terra scontrandosi con avversità naturali impensabili oggi. Ringrazio Tommy Lee per avermi dato l’opportunità di interpretarne una. Nel cinema americano i ruoli femminili veri sono sempre più rari”.

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La Croisette stamattina e stata movimentata dall’arrivo di un carrarmato con a bordo, tra gli altri,  Sylvester StalloneArnold SchwarzeneggerJason Statham, Antonio Banderas, Wesley Snipes, Mel Gibson ed Harrison Ford che sono arrivati a Cannes per promuovere “I Mercenari 3”, terzo capitolo della saga action di cui sono protagonisti in uscita il prossimo agosto. Un imponente promozione cineamotografica costata ben 2 milioni di dollari.

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